Raid Nato colpisce residenza Gheddafi

TRIPOLI – Un raid aereo Nato su Tripoli ha bombardato nella notte il complesso di Bab al-Aziziyah, residenza e caserma di Muammar Gheddafi. Raso al suolo un edificio e danneggiata una sala riunioni. Nel corso dei bombardamenti si sono interrotte per mezz’ora le trasmissioni di tre emittenti libiche. Per l’ufficio stampa governativo è stato un attentato alla vita del Colonnello. Almeno 45 persone sarebbero rimaste ferite, 15 in modo grave, altre risulterebbero disperse. I giornalisti stranieri sono stati accompagnati davanti all’edificio quando i vigili del fuoco erano impegnati a domare le fiamme.


Per il figlio di Gheddafi, Seif-al-Islam, è stato un attacco “vile”. La missione in Libia è ‘’una battaglia persa’’ e i raid compiuti contro gli obiettivi di Tripoli ‘’spaventano solo i bambini’’. ‘’Voi, della Nato, state conducendo una battaglia perdente perché sostenuti da traditori e spie’’, ha detto, aggiungendo che ‘’la storia ha dimostrato che nessuno Stato può contare su di loro per vincere’’. La tv di Stato libica e ha parlato di vittime civili e militari derivanti dall’attacco. Al momento non è chiaro dove si trovi il Colonnello Gheddafi.


Intanto, le forze governative libiche hanno ripreso a bombardare con missili il porto di Misurata, in contrasto con quanto annunciato sabato riguardo a un ritiro delle forze libiche dalla città assediata. Il bilancio dell’attacco è di almeno 30 morti e 60 feriti. ‘’E’ in corso un bombardamento intenso e casuale sulle zone abitate – spiega Ahmed al-Qadi, un ingegnere che lavora presso la stazione radiofonica di Misurata come dissidente – I corpi bruciati sono stati portati nell’ospedale’’. Il rappresentante della radio che dà voce agli insorti aggiunge che ‘’il numero dei feriti è 60 e ci sono 30 martiri. Questo è il bilancio delle ultime 12 ore’’.
Le truppe di Gheddafi hanno circondato diverse città nell’ovest della Libia, in particolare nell’area montagnosa di Jabal Al-Gharbi, dove sono in corso pesanti scontri con la milizia berbera.

E’ di almeno quattro morti il bilancio dell’attacco contro Zintan, nell’ovest della Libia, dove sono stati lanciati razzi Grad. Lo denunciano gli abitanti precisando che 4 persone sono morte e 9 sono ferite, di cui 2 in condizioni gravi, quando nella tarda serata di ieri le truppe del governo hanno aperto il fuoco e lanciato nove missili Grad sulle case. Secondo quanto riferisce un medico tunisino, una bambina di quattro anno con una pallottola in testa e un uomo ferito allo stomaco e a una gamba sono stati trasportati negli ospedali vicino al confine con la Tunisia.