Ancora nessun contatto con la nave sequestrata

ROMA – Ancora nessun contatto con l’equipaggio della motonave “Rosalia D’Amato”, sequestrata dai pirati nella notte tra il 20 e il 21 aprile mentre navigava nel mare Arabico, trasportando dal Brasile all’Iran un carico di soia. Lo si apprende da Carlo Miccio, comandante d’armamento della compagnia Perseveranza Navigazione. La compagnia è in grado di monitorare la rotta, da cui si evince che la motonave prosegue nella sua navigazione e sarebbe vicina alla costa somala. A bordo ci sono 21 persone, 6 italiani e 15 filippini.
Intanto, la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo sul sequestro della motonave, di proprietà della compagnia napoletana ‘Perseveranza Navigazione’. I reati ipotizzati sono quelli di pirateria nonché sequestro ai fini di terrorismo. L’indagine è affidata al procuratore aggiunto Pietro Saviotti e ai pubblici ministeri Giancarlo Amato e Francesco Scavo.


La Procura di Roma procede per competenza secondo quanto ha stabilito un decreto legge del 2008 il quale prevede che gli atti di pirateria riguardanti imbarcazioni italiane in navigazione al largo della Somalia nel Golfo di Aden siano di competenza della magistratura della capitale.


In merito al sequestro e al problema della pirateria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ricordano che ‘’più di un mese fa è stato chiesto un confronto con il Governo sul problema, senza ricevere alcuna risposta’’. ‘’In assenza di una rapida convocazione da parte del Governo – si legge in una nota – viene proclamato lo stato di agitazione di tutti i marittimi italiani con possibilità di una grande mobilitazione nazionale. Inoltre saranno applicate – proseguono unitariamente Filt, Fit e Uilt – le direttive del sindacato internazionale dei trasporti ITF nell’area dichiarata a rischio pirateria che prevedono la richiesta di tutti i marittimi di sbarcare prima dell’attraversamento, così come previsto nei contratti di lavoro internazionali’’.