I politici in silenzio ma la gente fischia

MILANO – In sessantamila hanno partecipato alla manifestazione milanese del 25 aprile, che cade a due settimane dalle elezioni comunali. Per questo, gli organizzatori hanno deciso di non far parlare dal palco Comune, Provincia e Regione. Una cosa che non era mai accaduta ma che non ha impedito qualche contestazione ai politici. E’ stato fischiato il sindaco Letizia Moratti, che non ha sfilato ma è salita sul palco durante gli interventi finali. Un gruppetto dei centri sociali ha contestato la brigata ebraica e il presidente della Provincia Podestà, che era andato a salutarla. E non è passato del tutto indenne nemmeno Pier Luigi Bersani, che fra gli applausi si è beccato anche qualche contestazione.


‘Que se vayan todos’ hanno urlato tenendo in mano dei cartelli gli antagonisti che in manifestazione hanno portato un camion con lo striscione ‘Cacciare il rais è possibile’ con un disegno di Berlusconi ritratto come il Jocker. A causa loro, che hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine, c’è stato qualche breve momento di tensione, velocemente risolto. Il realtà, sono stati due i temi che hanno caratterizzato la manifestazione: la campagna elettorale e la difesa della Costituzione.


All’appuntamento si sono presentati quasi tutti i candidati sindaco con Giuliano Pisapia, del centrosinistra, che è anche salito sul tetto del suo camper elettorale per salutare la gente. A sostenerlo sono arrivati anche il radicale Marco Pannella e Bersani che considerano Milano un test nazionale. Moratti ha stretto la mano al segretario del Pd, ma ha definito ‘’ingenerosa’’ la richiesta del centrosinistra di una svolta in città. A citare la costituzione è stato il presidente dell’ Anpi, Carlo Smuraglia, che ha fatto un appello per una ‘’grande alleanza democratica’’ per cambiare il Paese. E ne ha parlato anche Nelly Dop, immigrata senegalese, intervenuta dal palco insieme a uno studente, un ricercatore precario, un insegnante e un metalmeccanico, Enzo Bernardis, che ha strappato un applauso ricordando ‘’i giudici di Milano che si sono fatti dare dei brigatisti’’.


Secondo la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, ‘’si stanno moltiplicando in Parlamento proposte che attentano al significato della Costituzione e c’è un clima di violazione sistematica delle regole’’. Il 25 aprile, per Bersani, è proprio un momento per ricordare i valori fondamentali della Costituzione difesi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
– Non riesco a immaginare come sarebbe la situazione se non lo avessimo – ha detto paventando il rischio che, con questa legge elettorale, Silvio Berlusconi diventi presidente della Repubblica, un’ipotesi che ha definito ‘’da brivido’’.


– Non sono preoccupata dai fischi – ha concluso Moratti che ha incassato anche la solidarietà del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e dell leader dell’ Udc Pier Ferdinando Casini – ma solo che questa festa sia patrimonio di tutti.


Più deciso il presidente della Regione, Roberto Formigoni, che in un comunicato ha espresso ‘’solidarietà ai fischiati e massimo disprezzo per i fischiatori’’.