Che volata per la Champions, brividi fino all’ultimo secondo

ROMA – Alzi la mano chi ha pensato che l’Udinese potesse andare a vincere a Napoli – dopo le sconfitte con Lecce e Roma – per poi ricadere col Parma. Cerchiamo scommettitori che hanno puntato sulla Champions della Lazio dopo le sconfitte nel derby e a Napoli. E chi avrebbe mai detto che questa Roma yo-yo potesse ancora essere in corsa per la Champions League? Sorprese e misteri di un campionato che, scudetto a parte, ha ancora parecchio da dire. Specie per quelle posizioni che assegnano l’Europa che conta, quella che assicura entrate per diversi milioni di euro, con parecchia differenza rispetto alla Europa League, quella che una volta si chiamava semplicemente Coppa Uefa. E allora proviamo a leggere un pò nel futuro degli ultimi quattro turni, per capire chi – in questa appassionante volata – può aggiudicarsi gli altri tre posti per la Champions, dando già come assegnati i primi due alle milanesi.


Ancora ha una seppur minima possibilità di tenersi lo scudetto. Ma al di là di tutto con la vittoria importantissima contro la Lazio, l’Inter si è garantita virtualmente uno dei primi tre posti per evitare i preliminari di Champions. I sei punti proprio sui biancocelesti sono rassicuranti. Trasferta di Cesena complicata, poi occhio alla Fiorentina dell’ex Mihajlovic al Meazza, dunque la sfida diretta al San Paolo, col Napoli che alla fine dovrebbe assegnare il secondo posto. Attenzione però a non dover arrivare all’ultima partita con qualche traguardo da tagliare: il Catania dovrà salvarsi, e l’affettuoso ex Simeone ha dimostrato quel famoso 5 maggio di non guardare in faccia nessuno.


Il campionato della squadra di Walter Mazzarri resta comunque straordinario, ma le due sconfitte consecutive (Udinese e Palermo, mai successo in questo torneo) sono più di un campanello d’allarme. Dopo una stagione tiratissima e ben giocata anche in Europa (usciti col Villarreal in maniera sfortunata) e in Coppa (eliminata ai rigori dall’Inter), un calo è fisiologico oltre che umano. Anche perché la sconfitta interna con l’Udinese ha rotto l’incantesimo-scudetto e logicamente portato un pizzico di rilassamento. Il calendario propone ora un turno interno non impossibile – sabato in casa col gemellato Genoa (senza gli squalificati Dainelli, Milanetto e Palacio) -, ma se non arrivassero i tre punti ecco che sarebbe più complicato vincere a Lecce o nelle ultime due: con Inter (in casa) o Juve (fuori). Insomma il terzo posto è a portata di mano, ma guai a darlo per scontato. Il risveglio potrebbe essere doloroso.


Al Meazza ha mancato una grande occasione. Ma la squadra di Reja ha saputo sempre rialzarsi e soprattutto all’Olimpico (39 punti conquistati sui 51 disponibili) difficilmente sbaglia copione. Lunedì prossimo (posticipo per la beatificazione di Papa Wojtila) contro la Juve può eliminare definitivamente un’avversaria e garantirsi aritmeticamente l’Europa League: sarebbe già un risultato importante, quello preventivato alla vigilia. Ma Reja non è un ragazzino e l’opportunità di giocare la prossima Champions non vuole proprio fallirla. Anche se dopo c’è da affrontare l’Udinese in Friuli e l’ultima a Lecce potrebbe essere una gara durissima se i salentini non fossero ancora salvi.


Qualche sospetto lanciato sugli arbitraggi ha avvelenato il clima di Udine, una delle favole più belle di questa stagione. La sconfitta col Parma ha annullato il bonus positivo di Napoli, dove Guidolin ha vinto con un vero e proprio capolavoro tattico. Il calendario non è impossibile, ma serve ritrovare continuità. Perché la Fiorentina è in forma, ma non ha obiettivi da seguire. La Lazio dovrà andare al Friuli, dove nell’ultima giornata sarà ospitato un Milan difficile da pensare ancora senza scudetto e non frastornato dai festeggiamenti. Con il recupero di Sanchez e Di Natale torna l’imprevedibilità offensiva, ma l’assenza del pilastro di centrocampo – Inler sarà squalificato – può essere un problema.


La continuità non abita a Trigoria. Alla vigilia del campionato la squadra giallorossa – allora guidata da Ranieri – era tra le favorite per lo scudetto. Ma il suo andamento è stato schizofrenico. Ciò non toglie che ancora il gruppo che Montella cerca di tenere unito abbia le sue chance per agganciare il quarto posto, visto che ha il vantaggio degli scontri diretti sia con la Lazio, sia con l’Udinese (sempre battute). Dalla trasferta a Bari e per assurdo nella successiva sfida col Milan (appena scudettato) potrebbero arrivare sei punti per rientrare in corsa. Anche se poi ci saranno la trasferta di Catania e lo spauracchio Samp all’ultima. Con i blucerchiati che devono salvarsi e che un anno fa cancellarono i sogni romanisti di scudetto.


Con tutto il rispetto per i tifosi juventini, solo per un calcolo aritmetico mettiamo in coda alle papabili per la Champions la Juve. Potrebbero anche non bastare vincere le ultime 4 e chiudere a quota 65. Ma finché i numeri non negano la possibilità è giusto provarci. Bisogna ripetere l’impresa all’Olimpico romano, dopo quella con i giallorossi, battendo la Lazio per continuare a sperare. Gli altri nove punti – contro Chievo e Napoli in casa – e a casa di un Parma che potrebbe essere già salvo, non sono semplici da conquistare ma nemmeno impossibili. Questa l’ipotesi positiva, ma poco realista. Mentre il rischio è che, se il Palermo andrà in finale di Coppa Italia, il settimo posto attuale non servirebbe nemmeno a qualificarsi per l’Europa League.