Moratoria anti-referendum

ROMA – “Siamo convinti che l’energia nucleare sia la sfida al futuro per tutto il mondo”, ma l’incidente in Giappone “ha spaventato i nostri cittadini” come dimostrano “i sondaggi”. Perciò “se fossimo andati oggi al referendum il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni, quindi il governo responsabilmente ha ritenuto di proporre questa moratoria, per far sì che si chiarisca la situazione in Giappone e che magari dopo un anno, due anni, si possa tornare ad un’opinione pubblica consapevole della necessità di ritornare al nucleare”. Ad affermarlo il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa con Nicolas Sarkozy dopo il vertice a Villa Madama.


“Questa è la posizione del governo italiano – ha ribadito Berlusconi – posizione di buon senso per non aver rigettato la possibilità di proseguire verso quello che credo sia il destino ineluttabile. Questa decisione ci rende molto più proiettati su quelle che sono le energie rinnovabili che sappiamo che nel mondo possono arrivare a delle percentuali sul totale dell’energia necessaria assolutamente insufficienti”.


“Il governo si è messo a tappetino”, dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani per il quale “c’è di che restare allibiti” di fronte a tali dichiarazioni. “E’ come se avesse detto agli italiani: ‘evito di sentirvi perché so che non siete d’accordo e così vado avanti lo stesso’”. Di “ultimo imbroglio del premier” parla il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini per il quale “la vicenda nasce dalla volontà di Berlusconi di non avere il quorum al referendum sul legittimo impedimento. Pur di non dare ai cittadini la possibilità di esprimersi vuole fare una legge anche sull’acqua”.


‘’Berlusconi ha confessato, abbiamo la prova dell’imbroglio da noi denunciato sin dal primo momento. Non vuole rinunciare al nucleare, solo bloccare il referendum perché ha paura del risultato delle urne”, afferma il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro che aggiunge: “Bloccare il referendum in queste condizioni significa violare un diritto costituzionale garantito a quel milione di cittadini che lo ha richiesto formalmente. Per questa ragione, il capo dello Stato dovrebbe impedire tale misfatto’’.


“Le parole di Berlusconi sono la conferma dell’intenzione del governo di prendere in giro gli italiani, calpestando in modo arrogante e cialtronesco il loro diritto ad esprimersi su una questione, come quella del nucleare, da cui dipende sicurezza ambientale e sopravvivenza delle generazioni future”, è la reazione di Sinistra Ecologia Libertà affidate alle parole del presidente Nichi Vendola.