Pacchetto sviluppo, pressing di Confindustria

ROMA – Semplificare ‘’ma sul serio’’. In vista della messa a punto del pacchetto Sviluppo che dovrebbe essere varato il 6 maggio in Cdm, gli industriali fanno pressione sul Governo affinchè le norme a favore delle imprese non si limitino all’annuncio. Intanto domani e’ prevista una nuova riunione al Tesoro per mettere e a punto il provvedimento che, oltre alle semplificazioni per le imprese, dovrebbe contenere anche misure per ‘allegerire’ il conto che le famiglie italiane con mutuo a tasso variabile si trovano a pagare alle banche. E su questo starebbe ancora lavorando l’Abi dopo una serie di incontri già avuti con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.


Dai commercialisti arrivano tre proposte contro l’’’oppressione’’ dei controlli alle imprese. Per gli industriali parla il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli che, dalle colonne de il Sole 24 Ore tra l’altro spiega: ‘’molti sforzi sono stati fatti da questo Governo, e dai precedenti, e qualche risultato è stato ottenuto. Ma nel complesso è improbabile che la situazione sia migliore oggi che quindici o venti anni fa’’. Da qui l’invito: ‘’ben venga un decreto di semplificazione, ma ad esso deve seguire un’azione di governo pervicace, coerente, di lunga lena’’.


Il presidente del Consiglio Nazionale, Claudio Siciliotti, propone invece di semplificare gli adempimenti delle imprese che operano con l’estero; sbloccare la compensabilità dei crediti vantati dalle imprese verso le pubbliche amministrazioni con i debiti verso l’erario e rimuovere l’obbligo di identificazione con il codice fiscale dei cittadini che effettuano acquisti di importo superiore a 3.600 euro.