Napolitano: «L’Italia sia ancor più una Repubblica fondata sul lavoro»

ROMA – E’ stato un omaggio all’articolo 1 della Costituzione la cerimonia per la celebrazione ufficiale della Festa del Lavoro al Quirinale. Si è aperta con la lettura dell’articolo 1 e una dotta relazione di Giuliano Amato, che ha spiegato il senso dell’affermazione che ”la Repubblica è fondata sul lavoro” e la conclusione che tale affermazione sia quanto mai attuale.


Il presidente della Repubblica Napolitano ha fatto sua quella conclusione citando la frase finale: ”Il problema di oggi non è esserlo di meno, è casomai esserlo di più”.


Napolitano ha commentato:


– E’ così, lo sentiamo tutti. Lo sviluppo economico e la sua qualità sociale, la stessa tenuta civile e democratica del nostro paese – ha aggiunto – passano attraverso un deciso elevamento dei tassi di attività e di occupazione, un accresciuto impegno per la formazione e la salvaguardia del capitale umano, un’ulteriore valorizzazione del lavoro, in tutti i sensi.


Il presidente della Repubblica ha approfittato la celebrazione della Festa dei Lavoratori per lanciare un ennesimo appello ”alla consapevolezza delle dure sfide che ci attendono, per il pareggio del bilancio del 2014 e per creare le condizioni della ripresa economica e dell’occupazione”.


Ed anche per lamentare che i suoi appelli siano accolti quasi con fastidio o ”ipocrisia istituzionale”.


– Sembra quasi talvolta – ha aggiunto il presidente della Repubblica – che l’accogliere oppure no, il far propri sinceramente oppure no quei miei richiami, o comunque si vogliano definirli, sia una questione di galateo istituzionale o un esercizio di ipocrisia istituzionale. Ma è ai fatti e alle conseguenti responsabilità che sempre meno si potrà sfuggire senza mettere a repentaglio quel qualcosa di più grande che ci unisce, quel comune interesse nazionale che non è un ingannevole simulacro, e senza finire per pagare prezzi pesanti in termini di consenso.


Giorgio Napolitano, prima dell’inizio della cerimonia ufficiale per la celebrazione della Festa del lavoro, ha incontrato i vertici delle organizzazioni sindacali e a loro ha rivolto un appello a ritrovare quell’unità che, ha ricordato, è stata importante per la storia della Repubblica e ha dato risultati positivi.


– Amici delle organizzazioni sindacali. Permettetemi di esprimervi – ha detto il presidente della Repubblica – preoccupazione crescente dinanzi al tradursi di contrasti che tra voi possono sempre sorgere e di motivi di competizione, che non debbono stupire, in contrapposizioni di principio, in reciproche animosità e diffidenze, in irriducibili ostilità.