Primo Maggio, restano le distanze. Camusso: «Più deboli se divisi»

MARSALA – ‘’Divisi i sindacati sono più deboli’’: le parole rivolte a Cisl e Uil dalla leader della Cgil Susanna Camusso hanno aperto una Festa del Lavoro nel segno dell’invito alla coesione rivolto ieri ai sindacati dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano. La ‘’piazza’’ della manifestazione del Primo Maggio a Marsala ‘’deve essere per noi un’occasione per ragionare sugli effetti negativi della divisione sindacale’’, chiede il segretario generale della Cgil. I leader di Cisl e Uil, Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni, accettano il confronto, cercano punti di contatto, ma usano parole chiare nel rimarcare barriere e distanze. I tre sindacalisti hanno una voce sola, dal palco di Piazza della Repubblica a Marsala (diecimila presenti, calcolano gli organizzatori), nel chiedere una riforma per un fisco più giusto, che pesi meno su lavoratori e imprese e più su ricchezza e finanza; sull’accoglienza ai migranti, ‘’che non vanno trattati come criminali’’ sottolinea Bonanni; sull’economia del Sud, che richiede risposte immediate chiede Angeletti; sulla difesa di valori come l’articolo uno della Costituzione, ‘’specchio della nostra storia e base del nostro futuro’’ dice Camusso.

Un Primo Maggio anche per ritrovare l’unità sindacale?

Bonanni rimarca le condizioni: – Serve una unità che possa servire a sostenere l’economia: il sindacato serve per rassicurare le imprese che vogliono investire. E bisogna bandire linguaggi e comportamenti di violenza.

Parole, senza riferimenti espliciti, su misura per la spaccatura nel confronto con Fiat.

‘’No allo scontro’’, nè tra sindacati, nè con ‘le controparti’’ governo e imprese, dice Angeletti. Che sulle divisioni sottolinea: – L’unità dei sindacati può essere utile ma non è il fine. Quello che vogliamo fare non è l’unità dei sindacalisti ma l’unità dei lavoratori, perchè la vera emergenzaè affrontare i veri problemi di chi lavora.

Su come farlo restano ampie distanze. Camusso parla anche da donna, la prima a salire su un palco del Primo Maggio. Marsala è una scelta simbolo dell’Unità d’Italia, la leader della Cgil cita le eroine di Risorgimento e Resistenza e parla chiaro sulle fratture del fronte sindacale. – Le differenze ci sono, non possiamo far finta che non ci siano – ha detto -. Bisogna ripartire dal darsi nuove regole che ci mettano insieme, dai lavoratori, da quella cosa fondamentale che sono i rappresentanti unitari nelle aziende e da come far partecipare i lavoratori alle decisioni.

Il confronto con il Governo resta sullo sfondo. Camusso attacca ‘’chi ostenta ogni giorno la sua ricchezza e pensa di poter portare la politica al dominio dei ricchi’’ e conferma ‘’le ragioni (che rimangono tutte, vista la manovra finanziaria e le politiche che il governo si appresta a fare)’’, dello sciopero generale indetto dalla sola Cgil per venerdì 6 maggio.

Bonanni chiede ‘’una immediata nuova legge’’ per la riforma fiscale. Angeletti vuole ‘’risposte adesso, nelle prossime settimane’’ a partire dal sostegno al Mezzogiorno. Tra i commenti politici, per il leader dell’Idv Antonio Di Pietro ‘’il governo ha calpestato e umiliato i lavoratori’’; per il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, serve ‘’una reale volontà politica di cambiare la situazione che vivono oggi tanti italiani’’.

Per il presidente del Senato, Renato Schifani, il Primo Maggio deve invitare a ‘’riflettere sull’importanza fondamentale del lavoro, non solo pilastro dell’economia e della societa’ ma vero strumento di realizzazione della persona’’. Fuori dal coro la voce del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che a In 1/2 Ora di Lucia Annunziata parla di sindacati come ‘’coperta di Linus della sinistra’’, enti che ‘’fatturano centinaia di milioni di euro’’ ma ‘’non riescono a rappresentare i ragazzi e le ragazze’’. Parole che non piacciono a Bonanni, che arriva anche a criticare la scelta di ospitarlo a Rai3 ‘’proprio il giorno della festa dei lavoratori’’.