Berlusconi attacca i «pm eversivi»

MILANO – Ben ventiquattro tentativi da parte dei pm della procura di Milano di formulare accuse poi giudicate dagli stessi magistrati ‘’del tutto infondate’’. Ventiquattro ‘’colpi’’ praticamente schivati dal premier: ma se solo uno di questi fosse ‘’andato a buon fine’’ ci sarebbe stato un risultato ‘’eversivo’’, quello di minare la volontà popolare che lo ha designato democraticamente. Silvio Berlusconi torna ad attaccare i magistrati, anzi i ‘’pm eversivi’’. E lo fa nel giorno della sua terza apparizione in Tribunale a Milano dove ha presenziato al prosieguo dell’udienza preliminare dell’affaire Mediatrade che lo vede imputato per presunte irregolarita’ nella compravendita dei diritti televisivi.


Un quarto alle nove, il premier stavolta non ha aspettato la fine dell’udienza camerale per esternare e, sceso dalla sua Audi blindata, si è avvicinato al folto gruppo di cronisti e cameramen che lo attendevano in via Freguglia accanto ad un drappello di una quindicina di suoi sostenitori. Dopo la soddisfazione, ma anche la cautela, espressa sull’epilogo della vicenda di Osama Bin Laden, dopo le ‘’aperture’’ fatte a Bossi e alla mozione della Lega sulla Libia (‘’non mettiamo sullo stesso piano Gheddafi e Bin Laden’’), ecco, puntuale, il primo affondo alle toghe fatto a pochi metri dall’ingresso del Palazzo di Giustizia.


– Non voglio in questa occasione stigmatizzare questo fatto – ha esordito Berlusconi sollecitato dai cronisti – però è certamente qualche cosa che non va nella direzione giusta avere una democrazia il cui responsabile di governo è costretto a passare ore in tribunale, sottoposto a questa umiliazione mentre ci sono tutti questi accadimenti internazionali importanti che richiederebbero la mia presenza nel Paese.


Poi l’attacco vero e proprio ai pm milanesi.


– Questi fatti – ha spiegato il presidente del Consiglio – sono pure invenzioni e rappresentano l’ennesima dimostrazione di una volontà, quella della procura di Milano, che già per 24 volte mi ha portato a processo con delle accuse che gli stessi magistrati, che poi hanno fatto il giudizio, hanno dichiarato infondate. Ma sarebbe bastato che uno di questi colpi fosse andato a segno per eliminare dalla vita politica chi nella vita politica c’è perchè il popolo lo ha scelto attraverso elezioni democratiche.


– Pensate – ha ripetuto – 24 tentativi di accuse che i magistrati stessi hanno poi giudicato infondate: ma bastava che un colpo solo di questi 24 andasse a segno per avere il risultato eversivo contro la volontà popolare.


Ai suoi sostenitori, dopo tre ore di udienza, Berlusconi ha concesso strette di mano e sorrisi: una quindicina gli ‘’irriducibili’’ del premier che lo hanno atteso in via Freguglia. Qualche minuto prima le forze dell’ordine avevano allontanato non più di cinque contestatori di Berlusconi. Ma ciò non ha impedito ad un giovane di ‘’infiltrarsi’’ e innalzando l’ormai ‘famigerato’ manifesto ‘’Fuori le Br dalle procure’ ha urlato: ‘’Silvio dissociati da questo’’.


Un’ altra bordata ai giudici, infine, è giunta da Daniela Santanchè, presente anche lei, come d’abitudine, alle udienze del premier.


– Stamattina è successo un fatto grave – ha detto il sottosegretario – Che parlamentari e membri del governo non possano passare per un corridoio del Tribunale vicino a dove si trova il presidente Berlusconi trovo sia una limitazione della libertà molto grave.


Santanchè ha spiegato che era stata emanata un’ordinanza per motivi di sicurezza in base alla quale nessuno poteva passare dal corridoio vicino a dove si teneva l’udienza Mediatrade.


– Siamo stati un’ora fuori dalla porta – ha detto – poi la presidente ci ha fatto andare nel suo ufficio e per andare in bagno sono stata scortata dalle forze dell’ordine.