Un’opera d’arte vivente: così la Codazzi festeggia i 150 anni

CARACAS – Un’opera d’arte vivente sul tema del Risorgimento italiano. Così i ragazzi dell’Istituto italiano Agustin Codazzi di Caracas hanno contribuito martedì alle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia.
Sul palcoscenico della scuola si sono alternati gli studenti del liceo che, da dilettanti con talento, come spiega Eleonora Vaccaro, responsabile amministrativa, hanno reso il loro omaggio all’unità italiana.


Al sottofondo del “Va pensiero” e del nostro inno di Mameli, alcuni hanno interpretato Giuseppe e Anita Garibaldi come statue viventi, mentre un ragazzo vestito a tutto punto da garibaldino ha recitato i versi di “La spigolatrice di Sapri”, una delle migliori testimonianze della poesia patriottica risorgimentale composta da Luigi Mercantini nel 1857. L’ode narra la sfortunata spedizione di Carlo Pisacane nel Regno delle Due Sicilie (particolarmente conosciuto è il ritornello “Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti”).
I ragazzi in scena sono stati preparati dalla professoressa di arte del liceo, Maria Vittori, dalla Vicepreside e dal Preside dell’Istituto.


Al termine della rappresentazione, cui ha assistito “commossa”, come racconta Vaccaro, anche la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Luigina Peddi, è stato consegnato ai presenti il nuovo “Codazzino”, il giornale scolastico pubblicato, a cadenza annuale, dai ragazzi del liceo.


Quest’anno il giornalino è completamente dedicato all’unità nazionale e contiene una piccola inchiesta realizzata dai ragazzi sul significato della parola “Italia”. I giovani giornalisti hanno chiesto all’ambasciatore italiano, al responsabile dell’Ufficio Scuole del Consolato e ad alcuni professori di definire la loro visione del Belpaese in poche parole e hanno riunito le dichiarazioni in una simpatica rubrica.