Il Manchester travolge lo Schalke

ROMA – Due anni dopo la finale di Roma, vinta dai ‘blaugrana’, Barcellona e Manchester United torneranno a contendersi la Champions League, stavolta a Wembley.


Dalle semifinali scaturisce il verdetto più giusto, che premia le due squadre più meritevoli del corso della massima competizione europea, in cui spesso hanno dato spettacolo. In particolare lo United ha impressionato per l’efficacia dell’attacco ma anche per la solidità difensiva, e per questo sembra in grado di poter giocare un match diverso rispetto a due anni fa, anche se il gioco più bello rimane quello della squadra di Guardiola. Di sicuro catalani e ‘red devils’ non hanno ancora la pancia piena nonostante tutto ciò che hanno vinto (Champions compresa) in questi ultimi anni. Sarà uno spettacolo da non perdere, intanto il Manchester ha evaso la ‘pratica’ Schalke 04, già messo Ko a Gelsenkirchen ed ieri steso con un 4-1 che non ammette discussioni.


Sir Alex Ferguson lo ha ottenuto pur attuando un massiccio turn-over al punto da cambiare nove undicesimi della sua squadra: domenica c’é il big-match di campionato con il Chelsea, decisivo per chi capire chi si aggiudicherà il titolo della Premier. Ma pur cambiando i fattori il prodotto finale è rimasto lo stesso, perché con i vari Gibson, Anderson (doppietta per lui), Berbatov, Evans e Smalling, più Owen nel finale, lo United ha continuato a macinare gioco come fa con i titolari. Lo Schalke, abbattuto dal risultato dell’andata e mai all’altezza del ruolo di semifinalista, non ha mai dato l’impressione di crederci e la partita è stata dominata dagli inglesi, arrivati alla loro terza finale negli ultimi quattro anni. I tedeschi hanno cercato di ‘offendere’ con un 4-2-3-1 con Raul terminale offensivo, ma Van der Sar ha vissuto una serata di riposo, a parte quando, al 35’ pt, Smalling ha sbagliato un disimpegno, su un cross dalla destra, così Jurado ha fatto suo il pallone e lo ha scaricato nella rete avversaria con un potente tiro di destro.


Il Manchester era passato in vantaggio con Valencia, perfettamente lanciato in verticale da Gibson. Lo stesso Gibson aveva raddoppiato dopo una combinazione tra Anderson e Valencia che aveva liberato alla conclusione il centrocampista: Neuer non era apparso impeccabile, facilitando il gol dei rivali.


Nella ripresa la doppietta di Anderson, ex sogno proibito del Palermo (ai tempi in cui giocava nel Gremio), chiudeva definitivamente l’incontro. Prima il numero 8 andava a ribadire a rete dopo un suo tiro respinto da Uchida, poi realizzava il 4-1 su un perfetto assist di Berbatov, bomber che nel festival del gol di stasera è rimasto sorprendentemente a secco. Potrebbe rifarsi a Wembley, dove a trascinare il bulgaro ed i suoi compagni sarà la voglia rivincita di un Man United che contro il Barcellona vuole assolutamente vendicare quella serata storta di Roma.