Match point per il Milan, torna in campo Ibrahimovic

MILANO – E’ l’ora del match point, per questo Rino Gattuso ha bruciato i tempi ed è pronto. Ma soprattutto torna mister scudetto. Dopo aver saltato per squalifica cinque partite su sei nell’ultimo mese e mezzo, incluse le ultime tre, Zlatan Ibrahimovic si riappropria del timone dell’attacco milanista contro la Roma. E all’Olimpico domani sera incrocerà Emidio Morganti, l’arbitro che il 10 aprile lo ha espulso a Firenze per aver rivolto ingiurie a un assistente. La coincidenza non è passata inosservata dalle parti di Milanello e nemmeno negli uffici di via Turati. Ma di più non filtra.


“Zlatan è particolarmente nel mirino”, notava Adriano Galliani dopo l’ultima squalifica. “Se a me hanno dato tre turni, altri andrebbero squalificati a vita”, sorrideva a sua volta lo svedese, sarcastico. Ora, però, l’unico mirino a cui deve pensare è il proprio, per mettere a fuoco il nono scudetto in carriera, l’ottavo di fila, il sesto in Italia, dopo quelli con Ajax, Juventus, Inter e Barcellona. A sentire diversi suoi compagni, l’arrivo di Ibrahimovic a fine agosto ha fatto capire allo spogliatoio che quest’anno c’era la concreta possibilità di non restare all’asciutto.


“Il presidente – ha spiegato Mathieu Flamini a Sky – ci ha regalato un grande campione che ci ha dato una carica in più”. E soprattutto i gol che a inizio stagione hanno fatto decollare una squadra ancora in cerca del suo equilibrio. A marzo, però, il centravanti è arrivato con le gambe e la testa sovraccariche. Una manata al barese Marco Rossi e qualche parola di troppo a un guardalinee sono costate care a Ibrahimovic. Non troppo, grazie anche al contributo di Alexandre Pato, al Milan che è caduto a Palermo e poi ha infilato cinque vittorie consecutive, inclusa quella nel derby. Nel frattempo lo svedese ha fatto la ricarica di energie fisiche e mentali e dovrà farsi perdonare per conquistare sabato (al fianco di Robinho, Pato è recuperato ma dovrebbe partire dalla panchina) il punto che manca allo scudetto e poi martedì portare il Milan in finale di coppa Italia.


“Chiudiamo il campionato, festeggiamo e poi penseremo al Palermo, sarebbe perfetto fare la doppietta”, ha detto Flamini, che si avvicina invece al primo scudetto in carriera, “con molta emozione”. E anche una certa soddisfazione perché dopo un anno ai ferri corti con Leonardo, ha trovato Massimiliano Allegri ed è un punto fermo per il Milan che verrà, quello che dovrà puntare alla Champions League.


“Per il Milan è un nuovo ciclo, e cominciarlo con uno o due titoli sarebbe ideale – ha osservato il francese -. Poi, se continuiamo a lavorare insieme si può fare qualcosa di bello anche l’anno prossimo”. Per tornare a primeggiare in Europa, Silvio Berlusconi ha promesso nuovi sforzi economici e Galliani ha annunciato un mercato da Champions. “Speriamo”, ha sorriso Flamini, che sponsorizza il connazionale Taiwo e il brasiliano Ganso. Ma nel frattempo si confida in mister scudetto, Ibrahimovic.