F1, Turchia, indomabile Vettel, strapotere Red Bull

ISTANBUL – Ha passato un giorno e mezzo a guardare gli altri. Prima dal muretto per colpa dell’incidente nelle libere che l’aveva lasciato a piedi, poi nelle qualifiche fuori dalla monoposto ormai certo della pole mentre gli avversari tentavano un assalto inutile. Vita da campione quella di Sebastian Vettel che in Turchia partirà davanti a tutti per la quarta volta di fila: una media del cento per cento che fa del giovane tedesco iridato una specie di marziano in questa Formula 1 2011, capace di uscire da un’auto distrutta e dopo 24 ore rimettersi al volante e far mangiare la polvere a tutti.


A Istanbul, come già successo in Australia, Malaysia e Cina, è sempre lui il dominatore insieme alla sua Red Bull che con Mark Webber fa il pienone, fagocitando la prima fila del gp turco. Sul podio virtuale finisce la Mercedes (in grande ascesa) di Nico Rosberg, davanti alla McLaren di Lewis Hamilton. Quinto posto, e terza fila, per la Ferrari di Fernando Alonso, mentre quella di Massa, che ha preferito risparmiare un set di gomme piuttosto che lanciarsi all’inseguimento di una pole impossibile, sarà in quinta fila con il decimo tempo.


Il primo gran premio europeo – nonostante si corra nella parte asiatica di Istanbul – non sembra aver cambiato le forze in campo: la macchina con le ali eè sempre la Red Bull, che può permettersi il lusso di far fare un giro solo ai suoi piloti nell’ultima tranche di qualifiche, certa della doppietta. A Vettel è bastato far fermare il crono a 1’25”049, con un unico giro di pista nel Q3 per godersi poi insieme ai meccanici l’ennesima impresa.


– E’ stato bello poter restare ai box e risparmiare le gomme, l’ho trovato anche un po’ buffo e divertente vedere gli altri che girano per l’ultima possibilità – ha detto il tedesco divertito come un bambino davanti a una pole fin troppo facile – Abbiamo fatto un gran risultato – ha aggiunto Vettel – Certo è stato strano, perchè io e Webber abbiamo deciso di non fare un altro giro: è una sensazione strana. Gli altri sono in pista e tu sai che non ti possono battere. Chiedo scusa ai meccanici per l’errore nelle libere, hanno fatto un lavoro straordinario: mi sono trovato subito a mio agio sulla vettura. E sono andato forte fin dall’inizio.


Il secondo posto ragionato a tavolino sta bene anche all’australiano di casa Red Bull.


– Sebastian aveva fatto un gran giro, ma anche il mio non era certo male – le parole di Webber – ci eravamo parlati prima delle qualifiche, dicendo che, dal momento che la gara è lunga, ogni giro risparmiato in qualifica è di grande aiuto in gara. Sono contento che si sia deciso così e molto fiducioso per quello che riuscirò a fare nella corsa.


Di certo proverà a dire la sua anche Rosberg, che in Turchia ha fatto vedere una Mercedes in grande spolvero, mentre si conferma la McLaren con Hamilton mentre Button viene superato dalla Ferrari di Fernando Alonso. La Rossa non cambia la posizione in griglia, ma si accorciano i distacchi, segno che gli inserimenti nuovi nel pacchetto aerodinamico qualche vantaggio almeno in termini cronometrici lo hanno portato. Massa, che nella prima sezione delle qualifiche era stato il più veloce, alla fine si ritrova in quinta fila con troppo traffico davanti per sperare di scalare le piazze migliori. La Red Bull al momento resta quella di un altro pianeta, in termini di competitività: troppo veloce per tutti gli altri, costretti sempre a inseguire. E un uomo solo al comando, che anche in Turchia si prende la quarta pole in altrettante gare. E lo fa quasi stando a guardare.