Una perla di Chevanton mantiene vivi i salentini

LECCE – Il Napoli non può ancora festeggiare la Champions League: gli azzurri, stranamente fuori partita, soprattutti con i suoi uomini migliori, escono sconfitti dal Via del Mare contro il Lecce. 2-1 per i giallorossi, più determinati a raccogliere tre punti che potrebbero voler dire moltissimo in chiave-salvezza. Segna Corvia su rigore, pareggia il neo-entrato Mascara, ma poi decide la perla di Chevanton. In mezzo i cartellini rossi a Corvia e al nervosissimo Cavani. Napoli dovrà attendere ancora per alzare le braccia al cielo, per il Lecce la salvezza ora è più possibile.


Confermatissima la formazione del Lecce, già annunciata alla vigilia da Gigi De Canio; una novità nel Napoli, con Yebda che viene preferito a Pazienza in mezzo al campo.
Sotto il sole del Salento, il Napoli fatica a prendere ritmo e soprattutto a trovare tra le strette maglie della difesa del Lecce: al 7’ il primo squillo del match è proprio della squadra di casa, che va vicino al gol con Munari, bravo a provare il tiro di punta sull’imbeccata di Corvia, ma impreciso nella conclusione. Dall’altra parte, gli azzurri non riescono a incidere: Cavani è troppo solo, Lavezzi non riesce ad accendersi, ben controllato dai difensori leccesi a cui si aggiunge spesso anche Giacomazzi in copertura. Il Napoli sonnecchia, il Lecce prova ad approfittarne: i salentini protestano a lungo per un possibile ma involontario intervento di mano in area di Cannavaro al 45’, ma l’arbitro Valeri lascia passare.


Volevamo emozioni ed eccole, a valanga, nella ripresa: al 48’ Lavezzi accelera per la prima volta nel match e mette in difficoltà Rosati, che comunque blocca. Sul capovolgimento di fronte, Campagnaro stende Olivera e Valeri non ha dubbi a concedere rigore al Lecce: Corvia trasforma, con il suo sesto gol in campionato, ma al 55’ si becca il secondo giallo per un fallo stupido e lascia la sua squadra in dieci uomini. Mazzarri prova a far cambiare marcia ai suoi inserendo Zuniga e Mascara (per Dossena e Yebda), e viene subito premiato: al 67’ è proprio l’ex Catania a firmare l’1-1, proprio sul cross del brasiliano. Quando le cose sembrano mettersi bene per i partenopei arriva anche il secondo giallo a Cavani, stranamente nervoso, e le squadre tornano in parità numerica. Il finale è aperto, ma le due squadre badano più a non esporsi che ad offendere. Sembra tutto tranquillo, ma arriva un fulmine a ciel sereno, firmato Ernesto Chevanton. E’ lui il killer del Napoli, finisce 2-1, con l’esplosione del Via del Mare.