I romagnoli sono ad un passo dalla salvezza

CAGLIARI – Cesena a un passo dalla salvezza grazie a Jimenez e Malonga: l’allungo decisivo per la permanenza in A potrebbe arrivare già da domenica in casa con il Brescia. Contro il Cagliari una vittoria ottenuta con il cinismo delle grandi: la squadra di Ficcadenti ha lasciato sfogare il Cagliari. Poi ha colpito alla prima vera occasione della partita con Jimenez: per il numero dieci un gol fotocopia di quello che aveva dato la vittoria con i rossoblù anche all’andata. Malonga poi ha fatto il resto evitando i brividi delle mischie finali davanti ad Antonioli.

Un due e zero che, visto dall’altra parte, ha di fatto segnato la fine del bonus di pazienza dei sostenitori rossoblù: molti fischi. Il problema? Discorso salvezza chiuso troppo presto, il Cagliari ha perso tutti i treni possibili per l’Europa. Una squadra che ora non sa più che stimoli cercare per andare avanti: discreta nel primo tempo, poi molle e incapace di reagire nella ripresa. Le cose sarebbero potute andare diversamente se Missiroli non avesse tirato addosso ad Antonioli la palla del possibile uno a zero su sontuoso assist di Lazzari nel recupero del primo tempo.

La ripresa è stata un disastro per il Cagliari: l’unica consolazione è arrivata dall’esordio di Ceppelini, uruguaiano, classe 1991. I tifosi si sono rifatti gli occhi con alcune belle giocate, e hanno sperato, prima della mazzata finale di Malonga, anche nel pareggio.

Nel primo tempo Cesena guardingo: gioca e tira di più il Cagliari anche se la prima vera azione della gara arriva solo al 24’ con un tiro di Biondini sull’esterno della rete. Al 46’ la magia di Lazzari che manda Missiroli solo davanti ad Antonioli: l’ex Reggina però sbaglia davanti ad Antonioli bravo a chiudergli lo specchio della porta.

Nella ripresa esce bene il Cesena e all’8’ arriva il gol: l’azione parte da Ceccarelli, poi la sponda di Budan manda in tilt la difesa rossoblù. A quel punto Jimenez fila via da solo verso Agazzi e, al contrario di Missiroli, non sbaglia. Donadoni, per reagire, prova anche la difesa a tre con Agostini a centrocampo e lancia Ceppelini. Le speranze di rimonta finiscono, però, quando al 39’ Giaccherini vola sulla sinistra e mette in mezzo per Malonga: il neoentrato brucia Agazzi in uscita.