Stadi usati come prigioni, ma l’Ue non punisce Assad

DAMASCO – L’Onu ha posticipato l’invio di una commissione per i diritti umani in Siria, smentendo le informazioni diffuse da Al Jazeera, secondo cui il governo siriano aveva impedito l’entrata della delegazione nel Paese. Così riporta un corrispondente di Telesur.


– La catena araba Al Jazeera ha detto che il governo ha impedito l’entrata di una commissione per i diritti umani, ma Siria lo ha negato. Inoltre, l’Onu ha informato che sono stati loro stessi a posticipare l’entrata della commissione a Daraa, nel sudovest del paese.


Intanto, l’Unione Europea ha inserito 13 funzionari siriani nella sua lista delle sanzioni contro la Siria, compreso il fratello del presidente Bashar al-Assad, un primo passo per spingere Damasco a porre fine alle violenze contro i contestatori. Le misure, congelamenti di asset e divieti di viaggio, fanno parte di un pacchetto di sanzioni che comprende anche l’embargo sulle armi che è entrato in vigore ieri, ma non sono state accolte le pressioni della Francia per inserire Assad nella lista. I governi Ue hanno deciso di non includere il presidente per introdurre misure punitive in maniera graduale. La decisione di non inserire Assad nella lista delle sanzioni evidenzia le divisioni all’interno dell’Ue sull’efficacia di un embargo nel porre freno alle azioni del suo governo. Fonti Ue sostengono che siano state Germania e Spagna ad opporsi all’inserimento di Assad.


Il portavoce del ministero degli Esteri francese Bernard Valero ha detto che Parigi spingerà per ulteriori sanzioni da parte dell’Unione europea, che comprendano anche Assad, aggiungendo che l’Ue rischia di essere un “testimone passivo e impotente” degli eventi. “Insisteremo perché continuiamo a vedere repressione e violazioni dei diritti umani” ha detto.


Intanto, le forze di sicurezza siriane stanno usando gli stadi di calcio di Banias e Daraa come prigioni in cui trasferire gli arrestati nelle retate degli ultimi giorni in centinaia di case. E’ quanto denunciano due organizzazioni siriane per i diritti umani, citate dalla Cnn. Oltre 400 le persone arrestate a Banias da sabato, poi trasportate nello stadio, secondo quanto denunciato dal direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani. Anche a Daraa, “ci sono stati così tanti arresti arbitrari in questi giorni, che l’esercito e le forze di sicurezza stanno usando scuole e stadio della città come prigioni di fortuna”, ha dichiarato Ammar Qurabi, direttore dell’Organizzazione nazionale per i diritti umani in Siria. Intanto si è saputo che la moglie del presidente Assad, Asma, si trova a Londra con i suoi tre figli.