Berlusconi: «A sinistra si lavano poco» Bersani: «Perchè sono puliti»

ROMA – La sinistra? La madre di tutti i mali. Come la magistratura delle toghe rosse; come quei giudici della Consulta che abrogano le leggi. Come quel presidente della Repubblica ‘’che tutti sanno da che parte sta’’. Fino ad arrivare, pur con più leggerezza, a quegli arbitri che – ad esempio nella sfida con il Cesena persa dai rossoneri – non hanno visto tre fuorigioco malcelando pertanto simpatie di sinistra.


Il repertorio di Silvio Berlusconi contro i suoi principali avversari politici pesca da sempre in un’ampia gamma di epiteti che giunge a ricorrere anche a immagini più crude come quelle che definiscono le toghe rosse ‘’un cancro della democrazia’’.


Il clima da ‘rush finale’ per le amministrative, vede il premier nuovamente protagonista di attacchi alla sinistra. Ma questa volta alle solite aggettivazioni (eversiva, illiberale, guerrafondaia) aggiunge un nuovo affondo che, a tutti gli effetti, deve essere considerato una ‘new entry’:
– I leader della sinistra si lavano poco.


Nel consueto invito ai propri sostenitori ad essere ottimisti, Berlusconi ha infatti aggiunto che ‘’i leader della sinistra sono sempre pessimisti, anzi incazzati’’. E questo – sono parole del premier – anche perchè ‘’quando vanno in bagno, e non è che ci vadano spesso visto che si lavano poco, si guardano allo specchio per farsi la barba e si spaventano da soli’’.


Parole che i diretti interessati bollano come ‘idiozie’. Anzi: come ‘’stronzate’’. Il primo a intervenire è stato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che ironicamente ha risposto:
– Se ci laviamo poco è perchè siamo puliti.
Più articolata, e decisamente più piccata, la replica di Piero Fassino che osserva:
– Se dice così, Berlusconi è alla frutta. Diciamolo pure – ha rincarato – sono stronzate.
Del resto, scandisce il candidato sindaco del Pd a Torino, ‘’se uno non ha nessun altro argomento che offendere i leader dell’opposizione con meschina volgarità e’ alla frutta’’.


– Nessuno di noi ha mai ironizzato sui tacchi di Berlusconi o sul tupè. Mettendosi su quella strada lì – ha concluso Fassino – ce ne sarebbe per tutti. Meglio tornare al rispetto delle persone.