Immigrazione, Berlino: «Basta con le lamentele»

PARIGI – L’Italia smetta di lamentarsi per l’assenza di solidarietà europea in materia di immigrazione clandestina: non usa mezzi termini il ministro dell’Interno tedesco, Hans-Peter Friedrich, che in un’intervista al Figaro critica l’atteggiamento delle autorità italiane rispetto all’emergenza sbarchi. Mentre il ministro dell’Interno Roberto Maroni torna a dire che il nostro Paese è stato lasciato solo e i partner europei stanno a guardare.


L’Italia non ha alcun motivo di lamentarsi per l’assenza di solidarietà europea – afferma Friedrich, aggiungendo che ‘’appena 25 mila immigrati sono giunti in Italia dall’inizio delle rivolte democratiche’’ nella sponda sud del Mediterraneo. E ‘’gran parte di essi hanno immediatamente proseguito il loro viaggio verso nord, in particolare in Francia e in Belgio’’.


Insomma, per il ministro, ‘’un grande Paese come l’Italia può accogliere senza grandi difficoltà i circa 10.000 o 12.000 rifugiati che hanno scelto di rimanere sul suo territorio”.


– La solidarietà implica anche che si ottemperi ai propri obblighi – dice ancora Friedrich – Nel corso dell’anno passato la Germania da sola ha accettato oltre 40.000 richiedenti asilo.


Parole in contrasto con quelle di Maroni che da Parigi, dove si trova per la ministeriale anti-droga del G8, avverte:
– Siamo stati lasciati soli ad affrontare l’emergenza immigrazione: l’Europa non dà risposte e non è bello vedere gli altri Paesi dell’Unione che stanno a guardare. Io credo che ci sia un difetto di analisi su quello che sta avvenendo: l’Onu ha detto che ci sono 750mila profughi potenziali in Libia; secondo me sono il doppio e mi chiedo perchè l’Europa non si muove per garantire sostegno e creare rapporti con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo in modo da favorire condizioni di stabilità per il futuro. Dopodomani – ha aggiunto – nel corso della riunione dei ministri dell’Interno europei a Bruxelles ‘’tornero’ a sollecitare risposte.


Non e’ la prima volta che Berlino critica Roma sull’emergenza sbarchi. Il 12 aprile, sempre Friedrich aveva messo in guardia il nostro Paese dall’invio di segnali sbagliati al Nordafrica sulla possibilità di emigrare liberamente in Europa. Un particolare riferimento alla questione dei visti temporanei concessi ai migranti tunisini, che per Friedrich sono inaccettabili.