L’opposizione chiede ai capigruppo al senato dialogo con il CGIE

ROMA – “Chiediamo di evitare di dare l’impressione che le decisioni siano prese e gli atti siano ormai compiuti; vi esortiamo, quindi, a non rinviare in Aula la bozza Tofani prima dello svolgimento dei lavori di Torino dal 18 al 20 maggio prossimi, e ad aprire una fase di dialogo vero con il CGIE, non puramente formale, come è avvenuto sino ad ora e di non procedere all’approvazione della legge prima che questo quadro unitario si sia ricomposto”.


Questa, in sostanza, la richiesta contenuta in una lettera inviata ai capigruppo dell’opposizione al Senato dai responsabili politici per gli italiani all’estero di PD, FLI, IDV, MAIE-UDC e SEL, in vista della prossima Assemblea plenaria del CGIE che si terrà in settimana a Torino. Una lettera giustificata dal fatto che la riforma di Comites e CGIE dovrebbe essere discussa dall’Aula del Senato nel pomeriggio del 17 maggio. A firmarla sono Aldo Di Biagio, Responsabile italiani nel mondo FLI, Eugenio Marino, Responsabile italiani nel mondo PD, Ricardo Merlo, Responsabile italiani nel mondo MAIE-UDC, Niccolò Rinaldi, Responsabile italiani nel mondo IDV, e Guglielmo Zanetta, Responsabile italiani nel mondo SEL.


“Noi stessi – si sostiene congiuntamente nella lettera – riteniamo utile coinvolgere preventivamente i rappresentanti del CGIE riuniti in questo particolare e simbolicamente alto momento storico a Torino, in un confronto sulla legge di riforma dei Comites e CGIE in discussione in questi giorni alla Commissione Affari esteri e che fino a oggi è probabilmente mancato”.


“Siamo certi – continua la lettera – che dopo un reale e sincero confronto istituzionale sulla riforma, si potrà uscire da una impasse e da un clima di contrapposizione e mancanza di dialogo che dura ormai da troppo tempo e che non giova a nessuno: né al Parlamento, né al CGIE, né agli italiani all’estero”.