Berlusconi: «Nessun gelo col Colle ma no a passi indietro»

ROMA – Il Silvio Berlusconi pubblico getta acqua sul fuoco delle polemiche nate intorno al suo annuncio di una riforma dell’architettura istituzionale che dia più poteri al premier e meno al Colle.
– Se riusciremo a realizzarla – ridimensiona – avrà vigore fra alcuni anni. Non c’è quindi nessun motivo di distacco o di gelo tra il Quirinale e Palazzo Chigi.


Ma il Berlusconi privato è più incendiario che mai: convoca i fedelissimi al mattino a Palazzo Grazioli e li invita a menare fendenti, che lo scontro con i giudici sta pagando tanto da aver fatto salire i sondaggi riservati su Milano al 52,8% e da far dire al Cavaliere:
– Lì vinceremo sicuramente.


Al test meneghino (così come a quello partenopeo) il premier annette un’importanza fondamentale, tanto da dire che ‘’dal voto arriverà un forte impulso al governo nazionale, per fare nei prossimi due anni le riforme della giustizia, dell’architettura istituzionale, e quella tributaria che prima Casini e Follini, poi Fini ed i suoi uomini ci hanno impedito di fare’’.


Per questo la linea dettata da Berlusconi ieri è stata quella di andare avanti con lo scontro, di radicalizzarlo fino a trasformarlo a Milano in un referendum tra lui ed i magistrati.