Ruggito della Schiavone a Roma, Federer saluta il torneo

ROMA – Il ruggito della ‘leonessa’ Schiavone, sotto gli occhi attenti di Francesco Totti, infiamma il pubblico del Foro Italico, e cancella, almeno in parte, la cocente delusione dei 10 mila presenti sugli spalti, non solo per la precoce eliminazione di Federer per mano del talentuoso francese Gasquet (4-6, 7-6, 7-6), ma anche e soprattutto per l’uscita sul Pietrangeli di Potito Starace, ultimo azzurro rimasto in corsa tra gli uomini, eliminato dallo scozzese Andy Murray (6-2, 6-3), numero 4 del mondo. E così per interrompere il digiuno del tennis italiano, che a Roma non vince ormai da 26 anni (firma di Raffaella Reggi), non resta che aggrapparsi alla Schiavone, che pur con qualche brivido di troppo e senza incantare, conferma contro la slovacca Hantuchova (n.33 della Wta) di essere l’unica, per carattere e colpi, in grado di andare a segno in un torneo importante come quello di Roma.


Una vittoria sofferta, più del previsto, al termine di una battaglia durata oltre due ore e mezza, che ha regalato alla Schiavone, per la quarta volta nella sua carriera, i quarti di finale a Roma. Un traguardo che stavolta non può bastare alla campionessa di Parigi 2010.


“Le responsabilità non mi pesano, anzi. Il pubblico romano mi dà una carica enorme – ha ammesso – sono particolarmente felice, nonostante non abbia giocato un grande match. Uscire vincenti da una battaglia è sempre motivo di grande soddisfazione. Ho la possibilità di giocare meglio, anche perché peggio è difficile”.
Sulla sua strada, come nella finale di Parigi, ci sarà l’australiana Stosur. “E’ una grandissima atleta e migliora sempre – ha spiegato – dovrò stare dentro il campo e spingere più di lei: vincerà chi riuscirà a prendere l’iniziativa”. A fare da contraltare alla gioia per la vittoria della giocatrice milanese, c’é, però, la delusione, seppur prevedibile, per il ko di Starace, che come nel 2007 si ferma ancora agli ottavi. Se quattro anni fa era stato il russo Davydenko (allora numero 4) a spegnere i sogni dell’azzurro, questa volta ci ha pensato lo scozzese Murray.


“Sono entrato in campo per vincere, ma oggi di fronte avevo il vero Murray – ha spiegato Starace senza rimpianti – Ha giocato un grande match, ad altissimi livelli. Non mi ha regalato niente e quando gioca così è difficile batterlo. Sono contento, comunque, perché ho vinto due partite importanti. Per me quello di Roma resta un buon torneo”.


Un torneo, che ha rischiato anche lo ‘shock’ di perdere il numero 1 del mondo, Rafa Nadal, che dopo aver vinto il suo match contro l’amico Lopez, ha confessato in conferenza di aver preso un virus con forti stati febbrili e di essere stato davvero vicino al ritiro prima di scendere in campo. Un ritiro, che il mancino di Manacor non si sente ancora di poter escludere (“Ho la febbre da mercoledì e non sto bene”), anche se, c’é da scommetterci, farà di tutto per arrivare almeno alle semifinali, per conservare la corona di numero 1 dell’Atp e scongiurare il sorpasso di Djokovic. Il serbo, ancora imbattuto nel 2011, potrebbe infatti scavalcarlo in caso di vittoria del torneo e contemporanea eliminazione di Nadal ai quarti.


Ma la sorpresa della giornata, davvero in attesa, è arrivata, da Federer, che contro il francese Gasquet aveva vinto le ultime otto volte di fila. E’ questa sembrava anche la storia della partita di ieri, e invece, con grande delusione di Totti, grande tifoso dello svizzero. Ora Federer si concederà un pò di riposo, pronto a ripresentarsi al meglio a Parigi.