Venezuela, il problema elettrico

CARACAS- Una crescita della domanda e un sabottagio che si sta investigando. Questa la situazione del sistema elettrico nazionale esposta dal vicepresidente della Repubblica Elías Jaua Milano, a Petare per consegnare elettrodomestici nell’ambito del programma “Mi casa bien equipada”.

Milano ha spinto i presenti ad avere coscienza nel consumo di energia: “Il popolo ha sempre più accesso all’elettricità e si stanno attivando nuove fabbriche, ciò significa più consumo di un’energia che non scende dal cielo” ha aggiunto.

Elías Jaua ha spiegato che il programma “Mi casa bien equipada” ha come obiettivo distribuire elettrodomestici con il 50 per cento di risparmio, offrire accesso ai crediti della banca pubblica per l’acquisto degli oggetti di casa e permettere il risparmio energetico, mediante la sostituzione di elettrodomestici vecchi che consumano una quantità maggiore di energia elettrica, per nuovi macchinari che permettono di diminuire fino al 100 per cento il consumo di elettricità.

Dal canto suo, il deputato della Mud, Enrique Márquez ha dichiarato che il sistema elettrico nazionale è instabile e vulnerabile. “Un piccolo guasto in una linea di trasmissione ha originato un effetto domino in tutto il sistema” ha affermato. Ha sollecitato quindi, in nome della coalizione d’opposizione “Mesa de la Unidad”, di cui fa parte, il ministro dell’Elettricità, Alí Rodríguez Araque, a spiegare cosa è stato fatto con le risorse assegnate al settore elettrico. “Se il ministro non vuole venire all’Assemblea Nazionale, andiamo noi da lui a ispezionare gli sviluppi termoelettrici e idroelettrici” ha dichiarato.

Infine, ha proposto una modifica alla Legge del Servizio Elettrico scolpita su un “modello di gestione più adeguato”. “Un sistema deprofessionalizzato e politicizzato non può risolvere il probelema dell’elettrictà nel Paese”.