Territori palestinesi: l’Italia in campo per le elezioni

ROMA – Nei Territori palestinesi, le prossime elezioni presidenziali e legislative rappresentano un passo molto importante verso la democrazia. In questo contesto, la preparazione sia dei membri del Comitato elettorale sia della stessa popolazione sono fondamentali affinché le operazioni di voto e di conteggio si svolgano nel modo più trasparente e corretto possibile.

L’Italia è impegnata su questo fronte con una serie di iniziative: l’ultima è stata un ciclo, appena concluso, di tre giornate di formazione sul rafforzamento della partecipazione elettorale. I seminari, tenuti presso le Università di Bir Zeit, Nablus e Betlemme, fanno parte del programma finanziato dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina il cui obiettivo è sostenere la Commissione elettorale centrale (Cec) e la società civile palestinese nel cammino verso la democrazia.

In particolare si sta lavorando per veicolare corrette informazioni sulle procedure di voto e garantire il maggior coinvolgimento possibile dei cittadini della Cisgiordania nelle elezioni. A questo proposito, sono già stati formati più di 70 rappresentanti di associazioni attive nel settore elettorale. Le giornate di formazione, a cui hanno preso parte oltre 150 persone, hanno ospitato gli interventi del professor Carlo Fusaro, docente di Sistemi elettorali e Diritto pubblico presso l’Università di Firenze e del dottor Dirx Axtmann, ricercatore dell’Università di Heidelberg. I workshop sono fondamentali per accrescere la consapevolezza democratica ed elettorale nella società civile palestinese.

“Con questi seminari – ha sottolineato Silvano Tabbò, direttore dell’Unità tecnica locale (Utl) della Dgcs a Gerusalemme -, non vogliamo esportare un modello elettorale o democratico, ma intendiamo stimolare un dibattito e una riflessione su temi delicati e di estrema attualità per il popolo palestinese”.