Amministrative: domani in 13 milioni alle urne

ROMA – Giornata di silenzio pre-elettorale oggi in vista delle amministrative di domani e lunedì. Sono 1.315 i comuni e 11 le rovince chiamati al voto.


Considerando una volta sola gli enti interessati contemporaneamente a più tipi di consultazioni, il numero complessivo di elettori sarà di 12.794.652 di persone, di cui 6.149.956 uomini e 6.644.696 donne, e le sezioni saranno in tutto 15.708.


Le elezioni comunali riguarderanno in particolare quattro grandi città: Milano, Napoli, Torino, Bologna. Al voto anche altri 26 capoluoghi: Novara, Savona, Varese, Rovigo, Trieste, Pordenone, Ravenna, Rimini, Arezzo, Grosseto, Siena, Fermo, Latina, Benevento, Caserta, Salerno, Barletta, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Cagliari, Carbon ia, Iglesias, Olbia e Villacidro. Le elezioni provinciali si svolgeranno a Vercelli, Mantova, Pavia, Treviso, Trieste, Gorizia, Ravenna, Lucca, Macerata, Campobasso, Reggio Calabria.


Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti. Per l’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione dei presidenti di provincia e dei sindaci – se nessuno dei candidati raggiungera’ il 50% più uno dei voti espressi – si voterà domenica 29 maggio sempre dalle ore 8 alle 22 e lunedì 30 maggio dalle ore 7 alle 15.


 


Viminale, il punto della situazione


Come e quando si vota, cosa fare se si è smarrita la tessera elettorale e quanti hanno diritto a recarsi alle urne: alla vigilia del voto amministrativo è il Viminale con una lunga nota a fare il punto della situazione.


QUANDO SI VOTA Domenica 15 maggio, dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì 16 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 15.00, nelle regioni a statuto ordinario si svolgeranno:


•le elezioni del presidente e del consiglio provinciale di 9 province (Vercelli, Mantova, Pavia, Treviso, Ravenna, Lucca, Macerata, Campobasso e Reggio Calabria);


•le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di 1.177 comuni (di cui 23 capoluoghi di provincia: Novara, Torino, Milano, Varese, Rovigo, Savona, Bologna, Ravenna, Rimini, Arezzo, Grosseto, Siena, Fermo, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Barletta, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria);


•le elezioni dei consigli circoscrizionali. Le operazioni di scrutinio avranno inizio lunedì 16 maggio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti


Per l’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione dei presidenti di provincia e dei sindaci, si voterà domenica 29 maggio, sempre dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì 30 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 15.00 mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio nella stessa giornata di lunedì al termine delle votazioni e dell’accertamento del numero dei votanti.


L’elettore può votare:


•per uno dei candidati al consiglio provinciale, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di consigliere provinciale, sia al candidato alla carica di presidente della provincia collegato;


•per uno dei candidati alla carica di presidente della provincia, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per uno dei candidati al consiglio provinciale ad esso collegato, tracciando anche un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di consigliere provinciale corrispondente al contrassegno votato, sia al candidato alla carica di presidente della provincia;


•per un candidato alla carica di presidente della provincia, tracciando un segno sul relativo rettangolo; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di presidente della provincia. Per le elezioni provinciali non è ammesso il “voto disgiunto”, cioè il voto per un presidente della provincia di un gruppo o di un gruppo di liste e per un candidato al consiglio provinciale di un altro gruppo o gruppo di liste.Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato presidente prescelto.


La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.


L’elettore può votare:


•per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;


•per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;


•per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;


•per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (c.d. “voto disgiunto”).


L’elettore può altresì manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale scrivendo, sull’apposita riga stampata sulla destra di ogni contrassegno di lista, il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) del candidato preferito appartenente alla lista prescelta.


Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto.


ELEZIONE nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti – Nella scheda è indicato, a fianco del contrassegno, il candidato alla carica di sindaco. L’elettore ha diritto di votare per un candidato alla carica i sindaco, segnando il relativo contrassegno. L’elettore può altresì esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e il nome e, ove occorra, data e luogo di nascita, nella apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno.


CORPO ELETTORALE – Le elezioni in 9 province interesseranno un corpo elettorale di 3.315.299 unità, di cui 1.599.607 maschi e 1.715.692 femmine. Le sezioni elettorali complessive saranno 4.162. Le elezioni in 1.177 comuni interesseranno 10.157.761 elettori, di cui 4.875.468 maschi e 5.282.293 femmine. Le sezioni elettorali complessive saranno 12.415.Considerando una volta sola gli enti interessati contemporaneamente a più tipi di consultazioni, il numero complessivo di elettori sarà di 12.801.800, di cui 6.151.807 maschi e 6.649.993 femmine, e il numero complessivo di sezioni di sezioni sarà di 15.708.


TESSERA elettorale personale – Il Ministero dell’Interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale a carattere permanente. Chi avesse smarrito la propria tessera elettorale personale potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali che, a tal fine, saranno aperti anche sabato 14 maggio, dalle ore 9 alle ore 19, mentre domenica 15 e lunedì 16 maggio, giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto.


Negli stessi giorni di domenica 15 e lunedì 16 maggio si voterà anche:


•in Valle d’Aosta per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di 1 comune (Ayas, solo domenica);


•in Friuli Venezia Giulia per le elezioni provinciali di 2 province (Gorizia e Trieste) nonché per le elezioni comunali in 40 comuni, di cui 2 capoluogo di provincia (Pordenone e Trieste);


•in Sardegna per le elezioni comunali in 97 comuni, di cui 5 capoluogo di provincia (Cagliari, Carbonia, Iglesias, Olbia e Villacidro).