Roma ha un nuovo re: Novak Djokovic

ROMA – “L’uomo che ha dimenticato come si fa a perdere”: così è definito ormai Novak Djokovic. Il serbo stra-batte Rafael Nadal nella finale degli Internazionali (6-4, 6-4 i parziali) e ritorna “Re di Roma”, tre anni dopo il 2008. Ma il dato che fa venire i brividi è quello che riguarda il numero di partite vinte consecutivamente da Nole: 39 in totale, 37 nel 2011, ovvero tutte quelle disputate sinora.


Due ore e 12 minuti di match, tutti nello stesso senso di marcia: Djokovic prende in mano la partita dalle prime battute, concede pochissimo a un Nadal in balia dell’avversario, sia dal punto di vista tecnico e tattico, e si prende anche questo trofeo, il settimo del 2011, che si sta rivelando la sua splendida annata. Il serbo batte il maiorchino per la quarta volta consecutiva e punta alla sua poltrona. Per adesso Djokovic è il numero due del mondo, ma, sospettiamo, ancora per poco.


Si ripartiva dal 7-5, 6-4 Djokovic a Madrid. Il primo set nasce all’insegna dell’equilibrio: Nadal cerca di lasciare il meno possibile l’iniziativa a Djokovic, che non sembra aver accusato in maniera eccessiva delle fatiche provate contro Murray in semifinale. I due contendenti difendono il rispettivo servizio sino all’ottavo gioco, quando scende la percentuale di prime di servizio di Nadal, e Djokovic ne approfitta per attaccare, portandosi sul 5-3. Rafa però ha la prontezza di riflessi di riprendersi e alzare la testa, realizzando un controbreak. Sul turno di battuta successivo, quello di Nadal, però il serbo si dimostra più in palla, va in vantaggio e chiude sul 6-4.


Nadal è in un momentaccio e il trend si conferma anche nel secondo set: il maiorchino, al termine del game più lungo e combattuto perde nuovamente il servizio e va sotto 2-0. Per Rafa sembra quasi finita, ma, così come nel primo set, ha la forza di tornare in partita: controbreak, turno di battuta mantenuto e 2-2. L’equilibrio torna sovrano, anche se è sempre Djokovic a condurre le danze e Nadal a inseguire: il maiorchino sembra poter crollare da un momento all’altro, ma riesce a mantenersi in partita con dei guizzi seguiti immancabilmente da un “vamos” scacciaguai. La svolta nel decimo gioco, con Djokovic avanti 5-4 e la possibilità, anzi l’obbligo di chiudere subito, per evitare guai. Nadal annulla tre palle-break, sotto 0-40, illude i propri tifosi, ma alla fine cede sotto i colpi dell’avversario. 6-4, 6-4: Roma saluta il suo re, che dopo il 2008 torna ad essere Novak Djokovic.


Novak Djokovic, dopo la partita, sfoggia il suo bell’italiano di fronte al pubblico romano: “E’ veramente un piacere esultare ancora dopo tre anni. Ho giocato contro un grande campione come Nadal e gli faccio i complimenti per la sua settimana. Questo stadio è veramente speciale, è un ‘colosseo’ del tennis, con un pubblico competente che sa darci emozioni e supporto”.


Rafael Nadal deluso ma, allo stesso tempo, ironico premiato prima di lui: “Trovare le parole dopo il quarto ko con Djokovic è più facile. Voglio ringraziare l’organizzazione e tutti quelli che lavorano per rendere così bello il torneo di Roma. Giocare in questo stadio, uno dei più belli del mondo, mi dà sensazioni sempre speciali. Ci rivedremo l’anno prossimo”.