Premier in Aula mentre si vota

MILANO – Silvio Berlusconi farà il bis anche al processo Mills. Questa mattina il premier, capolista alle comunali di Milano per il Pdl, mentre i seggi saranno ancora aperti e la legge impone ai candidati il rispetto del silenzio elettorale, salvo un improvviso cambio di programma, si presenterà per la seconda volta consecutiva in veste di imputato di corruzione in atti giudiziari davanti ai giudici della decima sezione penale. Sarà, quindi, la quinta volta dalla fine di marzo che il capo del Governo varcherà l’ingresso del Tribunale per partecipare a uno dei processi a suo carico che, a parte quello sul caso Ruby, finora si sono celebrati rigorosamente il lunedì. Processi che, eccetto l’udienza preliminare a porte chiuse per la vicenda Mediatrade, sono pubblici e che finora hanno offerto al Presidente del Consiglio l’occasione per tenere, fuori dall’aula, una sorta di comizio per attaccare i pm milanesi, quel gruppo di magistrati che lo ‘’perseguitano’’ e per imbastire la sua autodifesa.


Non si sa però se oggi, con le votazioni ancora in corso, Berlusconi renderà le sue ‘dichiarazioni spontanee’ ai giornalisti. Non si sa nemmeno se, come è accaduto due settimane fa davanti al giudice dell’udienza preliminare Maria Vicidomini, a sorpresa si alzerà per parlare davanti al collegio a cui spetterà il compito di stabilire se , questa l’accusa, ha versato o meno 600 mila dollari a David Mills, già architetto del sistema di società off-shore del Biscione, ottenendo in cambio testimonianze false o reticenti in due procedimenti, quello per le tangenti alla Gdf e All Iberian.


Quel che è certo è che nella maxi aula della prima Corte d’Assise d’Appello, allestita come per le altre udienze a cui Berlusconi ha partecipato ( ‘gabbie’ nascoste da teli bianchi e area per la stampa) e ‘vietata’ alle telecamere e ai fotografi, i lavori proseguiranno con l’audizione di due testi, l’ex manager della F1 Flavio Briatore e Marina Mahler, la nipote del compositore e direttore d’orchestra austriaco.


Sentita nel maggio del 2007 nel processo, quando ancora la posizione del premier non era stata congelata a causa del Lodo Alfano, Marina Mahler aveva raccontato di aver conosciuto Mills parecchi anni prima e di aver avuto con lui rapporti di amicizia e di affari, tant’e che per alcuni anni era stato il suo avvocato. Rapporti poi interrotti dopo l’arrivo dei guai giudiziari per il legale inglese. Per il pm Fabio De Pasquale, a sua insaputa, la nipote del compositore sarebbe stata, per un paio di mesi, beneficiaria economica del conto aperto presso la banca Cim di Ginevra a nome della società Struie holding limited. Conto sul quale, secondo le indagini, sarebbero transitati i 600 mila dollari che sarebbero stati versati a Mills, dal manager ora scomparso Carlo Bernasconi, per conto di Berlusconi. A luglio dello stesso anno ci fu anche la deposizione di Briatore che, ai tempi, disse, di non aver fatto alcun affare con Mills, di cui anch’egli era cliente, e di non aver mai saputo nulla dei 600 mila dollari e di come fossero finiti su quel conto svizzero.