La vittoria a Roma rilancia la Sharapova

ROMA – Andrà al Roland Garros da campionessa di Roma, con gli orecchini disegnati per l’occasione da Tiffany, in mostra già da giorni sul suo sito. Maria Sharapova sta cercando di tornare ad essere anche la più brava, ma nel suo caso la bellezza è inscindibile dal talento, le vittorie dalla moda.


Il successo agli Internazionali Bnl d’Italia ha fatto risalire la russa al numero 7 della classifica mondiale (era 8ª), di cui era stata in passato anche numero uno, nel 2005. Al Foro Italico contro l’australiana Samantha Stosur – scavalcata nel ranking – ha vinto il primo torneo dagli Open d’Australia del 2008, Slam conquistato prima dell’inizio dei problemi alla spalla che ne hanno condizionato la carriera, rendendo necessario un intervento chirurgico e una pausa di quasi un anno.


A 24 anni Sharapova ha ora davanti a sé nella graduatoria Wta la cinese Na Li, Francesca Schiavone (numero 5), la bielorussa Victoria Azarenka, l’altra russa Vera Zvonareva, la belga Kim Clijsters e infine la numero uno, la danese Caroline Wozniacki.


La corsa alla leadership sarà per Sharapova decisamente più dura che per Novak Djokovic, anch’egli trionfatore a Roma, divenuto ‘terminator’ di Rafa Nadal e ormai aspirante al trono dello spagnolo. E in passato proprio al serbo era stato attribuito un flirt con Maria. Come si legge sul suo sito, gli Internazionali d’Italia sono il torneo sulla terra battuta più importante mai vinto da Sharapova. Difficile che possa ripetersi a Parigi, ma da domenica in Francia ci sarà un’avversaria dura in più con cui fare i conti.


“La strada per tornare è stata molto lunga e abbiamo ancora altra strada da percorrere!”, ha scritto la campionessa russa rivolta ai suoi fan dopo aver sconfitto la Stosur. “I miei nuovi orecchini per l’Open di Francia sono fantastici! Sono una ragazza molto fortunata”, aveva fatto sapere due giorni prima. Più sotto, sul sito, la collezione dei suoi abiti da gioco é in vendita on line. Prediletta per gli spot lo è sempre stata, ma i gridolini acuti (e per le colleghe fastidiosi) con cui accompagna i colpi paiono di nuovo ruggiti.