De Magistris, da ‘Why not’ alla corsa a Sindaco

NAPOLI – Sei giorni fa lo aveva detto: ‘’Penso di poter vincere già al primo turno. E se così non fosse, sicuramente al ballottaggio’’. Luigi de Magistris sorride nel cuore di Napoli. E lo fa per due ragioni: perchè ha dato una lezione al centrodestra, ‘’ho avuto anche i loro voti, di quelli che non vogliono cadere nelle mani del prestanome politico di Cosentino’’. E forse ancora di più perchè si è levato un sassolino dalla scarpa nei confronti del Pd.
– Ho avuto contro tutti in questa campagna elettorale, da Lettieri a Morcone – dice in conferenza stampa. E poi, ora che è in corsa al ballottaggio per arrivare al Maschio Angioino, aggiunge, fermo:
– Sarò sindaco di Napoli. Se avessi avuto altri venti giorni, avrei vinto al primo turno.

L’ex pm delle inchieste Toghe Lucane, Poseidone e Why Not, che ha indagato sugli affari della criminalità organizzata, sulla corruzione, sulle logge massoniche come sugli intrecci di tutto questo con la politica’’, ieri sera si è presentato commosso tra i suoi sostenitori che gli cantavano ‘Bella ciao’.
– Non sono ancora i dati definitivi – dice più volte.

Ma ci crede, e lo dice, come ci ha sempre creduto. Lui che la campagna elettorale l’ha fatto in metrò, a bordo del motorino, nei mercati rionali come in periferia, sottolinea proprio questo:
– E’ stato vincente l’aver fatto la politica dal basso, senza poteri, tra la gente. Lettieri in questi giorni si è fatto sempre accompagnare da ministri e sottosegretari, io sono sempre stato con la gente senza potere. La gente è stanca delle balle di Berlusconi. E’ un risultato senza precedenti per Napoli, per il modo di fare politica e per il Mezzogiorno, è un dato incredibile – spiega.

Su tutti ringrazia proprio i napoletani, ‘’che come me hanno creduto che questo sogno potesse diventare realta’’. In tutta la campagna elettorale ha detto di essersi sempre ispirato ad una frase di Don Milani, ‘’Che senso ha avere le mani pulite e tenerle in tasca?’’. Ed e’ proprio alla politica ‘’dalle mani pulite, che mette al centro la questione morale’’ che si appella.
– La mia credibilità ha rappresentato un valore aggiunto. Non mi sento il sindaco né dell’Idv, né del centrosinistra, ma mi sento il sindaco per Napoli – ripete più volte in conferenza stampa.

E la vera svolta, spiega, ‘’non è il fatto che una parte del centrosinistra ha prevalso su un’altra ma che il candidato abbia parlato a tutta la citta’’’. E lo dimostra, aggiunge, ‘’il voto disgiunto, mi hanno votato anche dall’area di destra, di centro’’. Poi, il rapporto con il Pd, ad oggi decisamente diviso.
Perchè ha perso?
– Ha perso un’occasione di rinnovarsi attraverso la mia canditatura – risponde – dopo le primarie del centrosinistra potevo rappresentare un elemento di rilancio anche del partito democratico che io rispetto. Mi auguro che adesso si comprenda, non tanto di appoggiare de Magistris ma che a Napoli c’è bisogno di una discontinuità anche nel modo di fare politica.

A chi gli chiede cosa accadrà, proprio con il Pd, ora che si andrà al ballotaggio con Gianni Lettieri e il centrodestra, l’ex magistrato risponde.
– Non mi interessano gli apparentamenti formali. Tutti coloro che credono nel mio sogno e che vogliono contribuire a questo sogno, e che vogliono una giunta fatta di persone oneste, credibili, coraggiose, competenti sono i benvenuti. A partire dal Pd.