Gadret, scatto imprendibile

CASTELFIDARDO – Non cambia la classifica del Giro d’Italia al termine della undicesima tappa, da Tortoreto Lido a Castelfidardo (Ancona) di 144 km. Ma per molti chilometri la maglia rosa di Alberto Contador è stata seriamente in pericolo.

Il francese Christophe Le Mevel si è infilato nella fuga giusta e a un certo punto era leader della corsa, ma nel finale il gruppo ha recuperato il ritardo. Sfortunato nel finale lo spagnolo Daniel Moreno Fernandez, che aveva la vittoria in pugno, ma negli ultimi cento metri è stato infilato dal francese John Gadret, che ha vinto la tappa a braccia alzate.


La maglia rosa rimane così sempre addosso ad Contador. Come previsto la tappa si è animata fin dai primi chilometri. Nella discesa da Tortoreto Lido sono scappati in 17, tra loro anche Nibali, ma la fuga è finita subito. Al 21º km dal gruppo sono usciti in otto: Vicioso, Frapporti, Brutt, Petacchi, Kiriyenka, Ventoso, De Clarcq e Reda. Ma anche questa fuga è naufragata. Dopo il Gran premio della montagna di Monte Ripaberarda, Moreno, Millar e Rovny hanno anticipato il gruppo di una manciata di secondi. Al km 64 hanno allungato in nove: Betancourt, Taborre, Stortoni, Moreno, Marzano, Agnoli, Konovalovas, Kruijswijk e Le Mevel, ai quali si sono accodati Machado e Nordhaug. Al Gpm di Monte Vidon Combatte gli undici uomini al comando hanno preceduto il gruppo della maglia rosa di due minuti. Il vantaggio massimo dei fuggitivi è stato di due minuti e 25.


Prima dell’ultimo Gpm di Morrovalle è scattato lo Moreno Fernandez, che a una decina di chilometri dal traguardo è stato raggiunto dal lituano Ignatas Konovalovas.
Nell’ultimo chilometro Moreno Fernandez ha tentato l’ultimo allungo, ma dietro è arrivato Gadret, che l’ha beffato regalando alla Francia la prima vittoria, dedicata a Wouter Weylandt, il ciclista belga morto in una caduta il 9 maggio scorso prima dell’arrivo a Rapallo, nel corso della terza tappa, e del quale si sono svolti oggi a Gand i funerali.


Domani la dodicesima tappa, da Castelfidardo a Ravenna di 184 km, è l’ultima per i velocisti. Una frazione totalmente pianeggiante (di nuovo senza Gran premi della montagna): l’unica brevissima ascesa sarà all’ingresso di Ancona, poi ci saranno 170 chilometri lungo il mare su strade rettilinee e larghe fino a Ravenna.