Confindustria: «L’Italia delude, il Pil 2011 non oltre l’1 per cento»

ROMA – «L’Italia delude ancora: il Pil ristagna assieme alla produzione industriale e la ripresa è anemica». Dopo il dato del primo trimestre «sarà molto difficile andare oltre l’1% di crescita nel 2011”. E’ quanto si legge nel consueto bollettino del centro studi di Confindustria, Congiuntura flash.


L’Italia dunque, si legge, «delude ancora: il Pil ristagna, assieme alla produzione industriale; i consumi sono resi cauti dai timori di disoccupazione, con una Cig che ha smesso di sgonfiarsi; gli investimenti sono scoraggiati da margini di profitto che, già bassi nel confronto internazionale, sono stati ulteriormente erosi dall’aumento delle quotazioni delle commodity e del costo del lavoro per unità di prodotto».
E per i prossimi mesi sia gli indici che colgono le svolte di tendenza sia le attese delle imprese e la fiducia dei consumatori «confermano i segnali di stagnazione: dopo il dato del primo trimestre sarà molto difficile andare oltre l’1% di crescita nel 2011”, dicono ancora gli economisti di viale dell’Astronomia secondo cui, appunto per questo, «la ripresa in Italia resta anemica». Il Pil nel 1° trimestre, infatti, continua la nota, è aumentato dello 0,1% sul 4° 2010 (contro l’1,5% tedesco e lo 0,8% dell’Eurozona), con la produzione industriale rimasta ferma (-0,1%). Cresciuta in media dello 0,1% mensile da luglio 2010, in aprile è aumentata dello 0,2% su marzo; nel 2° trimestre 2011 quindi l’acquisito è dell’1%.


Anche gli indicatori anticipatori, per Confindustria, tracciano una dinamica ancora debole nel breve periodo. «Il saldo Istat dei giudizi sugli ordini è fermo da tre mesi a -18; quello sulle attese di produzione è sceso in aprile a 14 (da 15). Gli ordini Pmi segnalano decelerazione dell’espansione», si legge ancora nel bollettino che delinea «tendenze poco favorevoli» anche per i consumi. La fiducia dei consumatori infatti, «è diminuita a causa delle accresciute incertezze del contesto economico che incidono sulle prospettive individuali e sui bilanci delle famiglie».


«Si amplia la divergenza nella crescita tra le maggiori economie. Nel 1° trimestre 2011 l’espansione del Pil nell’Euroarea è stata trainata da Francia (+1,0%) e soprattutto dalla Germania, tornata sopra i livelli pre-crisi. Significativo per entrambi il sostegno della domanda interna. L’Italia è la più lenta, con l’eccezione del Portogallo (-0,7%)», si legge ancora nel bollettino del Centro Studi di Confindustria.