Batosta a Zapatero

MADRID – Tutto come previsto. La Spagna sta “punendo” il partito socialista (Psoe) di Zapatero – che ha annunciato da tempo che non si ripresenterà alle elezioni del 2012 – mentre avanza il Partido Popular (Pp) di centrodestra. Questi i primi risultati del voto per le regionali e le amministrative iniziato ieri mattina (escluse solo la Catalogna, Paesi Baschi, Galizia e Andalusia).

Con il 47% dei seggi scrutinati a livello nazionale, il ministero dell’Interno conferma che i socialisti sono scesi al 28%, mentre il Partido Popular di Mariano Rajoy è al 36%. ‘’Probabilmente questa non sarà una buona notte per il Psoe’’, ha annunciato la portavoce elettorale del partito socialista.

I socialisti – se restano confermati i primi risultati – perdono il Comune di Barcellona, che dirigono da ben 32 anni. Uno “schiaffo” non da poco. Madrid resta invece al Partido Popular, che secondo gli exit poll di Tele Madrid, conserva con la maggioranza assoluta dei voti sia la capitale che la sua regione, con il sindaco Alberto Gallardon e la governatrice Esperanza Aguirre.

Indignados

I manifestanti, che occupano la piazza della Puerta del Sol a Madrid per protestare contro la disoccupazione e i partiti politici, hanno deciso di prorogare di almeno una settimana la loro contestazione. La decisione del movimento che è stato ribattezzato degli ‘indignados’ è stata presa durante una votazione per alzata di mano. La decisione arriva nel giorno in cui gli spagnoli, in tutto il paese, sono chiamati a votare per le elezioni regionali e amministrative, che dovrebbero rivelarsi una “batosta” per i socialisti al potere vista l’ondata di ribellione sociale contro la disoccupazioni e la crisi che scuotono il Paese. “Abbiamo deciso di restare almeno una settimana, fino a domenica prossima alle 12”, ha annunciato uno degli organizzatori del movimento di fronte all’assemblea generale, mentre una parte dei manifestanti chiedeva un’occupazione della piazza a tempo indeterminato.

Il movimento di contestazione, nato il 15 maggio attraverso i social network, riunisce principalmente (ma non solo) i giovani e aveva inizialmente previsto di occupare Puerta del Sol fino a questa domenica, giornata delle elezioni regionali e amministrative in Spagna. Il movimento, che si dice apolitico, si è rapidamente esteso a tutte le città della Spagna dove decine di migliaia di persone sono scese in piazza.