Oggi si riesuma la salma di Allende

SANTIAGO DEL CILE – E’ prevista per oggi, nella capitale cilena, l’esumazione del corpo dell’ex presidente socialista Salvador Allende, morto l’11 settembre del 1973, il giorno del golpe di Augusto Pinochet, mentre gli aerei delle forze armate bombardavano il Palazzo della Moneda.

E’ la prima volta che la magistratura cilena, 38 anni dopo il colpo di Stato ha deciso di aprire un’inchiesta sulle circostanze della morte di Allende per capire se si sia suicidato, come afferma la versione ufficiale, o sia stato assassinato durante il golpe. In base all’autopsia dell’epoca Allende è morto per due colpi di arma da fuoco sparati sotto il mento, ma le testimonianze sulle circostanze variano, senza contare che né l’arma né i proiettili sono mai stati ritrovati. Secondo un medico presente al Palacio de la Moneda durante l’assalto golpista Allende si sarebbe sparato con un fucile d’assalto regalatogli dall’amico Fidel Castro; un riesame dell’autopsia effettuato nel 2008 avrebbe escluso tuttavia la tesi del suicidio, corroborando l’ipotesi avanzata dal giornalista Camilo Taufic che dopo aver interrogato numerosi testimoni ha concluso che Allende tentò di togliersi la vita non riuscendoci, mentre una guardia del corpo avrebbe sparato il colpo di grazia.

Secondo tale tesi le versione ufficiale sarebbe frutto di un accordo fra i golpisti e i collaboratori di Allende: questi avrebbero voluto rendere più degna la morte del Presidente, che aveva giurato di voler cadere con le armi in pugno, mentre i primi non volevano apparire come gli assassini di Allende.