Una doppietta di Pazzini stende il Catania

MILANO – Un bis di Pazzini, un guizzo di Nagatomo e l’Inter dà l’arrivederci al campionato con un successo di ottimo auspicio in vista della finale di coppa Italia contro il Palermo. Già in vacanza con la testa, il Catania dà l’addio, salvo sorprese, a Diego Simeone con una prestazione ben diversa da quelle con cui ha conquistato una comoda salvezza, illuminata solo dal gol di Ledesma. In attesa di conoscere il nome del prossimo allenatore, dopo tre vittorie di fila gli etnei si presentano a Milano con lo spirito della scampagnata, senza otto giocatori e con ben cinque italiani in campo. Simeone si gusta l’applauso dei suoi ex tifosi, ma presto si rassegna a una partita di sofferenza: la sua squadra passa i primi 45’ chiusa nella propria metà campo, mostrando di avere già dato tutto al campionato.
La stagione nerazzurra dura invece ancora una settimana, e la squadra di Leonardo non mostra cali di tensione.

Domenica a Roma c’é in palio il titolo che può completare il ‘mini-triplete’, così l’epilogo con il Catania è una prova generale di grande intensità, utile all’allenatore brasiliano prima di tutto per testare la versatilità di Nagatomo sulla fascia destra, dove giocherà contro il Palermo poiché Maicon sarà squalificato. Prova superata, perché il giapponese corre avanti e indietro, abusa di Capuano e Marchese e si rende pericoloso quando va sul fondo: non arriva il suo primo assist con la maglia dell’Inter, ma il suo secondo gol. Molto meno bene da trequartista gioca Kharja che crea poco, a parte una traversa colpita di destro. Mentre diventa la fonte più prolifica di gioco Stankovic, piazzato davanti alla difesa al posto di Thiago Motta, spostato a sinistra da Leonardo. Il serbo si concede una serie di aperture precise e pericolose, e da una sua verticalizzazione al 15’ nasce il vantaggio di Pazzini, che si trova fra i piedi il pallone dopo un contrasto fra Kharja e Potenza. Stankovic inventa anche per Eto’o, che al 27’ si beve un paio di difensori ma non trova il gol per eguagliare il record personale in una stagione e avvicinare i 38 segnati da Angelillo nel ‘59 e Meazza nel ‘30. Con in tasca la 12ª vittoria casalinga di fila (primato eguagliato nella storia dell’Inter).

Leonardo non bada ad altri record e, pensando alla finale di coppa Italia, Leonardo nella ripresa preserva il camerunense mandando in campo al suo posto Milito. Nonostante sia una coppia inedita, l’argentino impiega 3’ per servire all’azzurro l’assist del raddoppio, anche grazie alla complicità della difesa catanese, sorpresa in contropiede dopo aver battuto un calcio d’angolo.

Un breve acquazzone sveglia i siciliani, e al 10’ Castellazzi deve impegnarsi per la prima volta su Bergessio. Ma dopo otto minuti Nagatomo si trova solo in area e con un diagonale leggermente deviato da Terlizzi segna il 3-0. Nel frattempo Simeone inserisce Ricchiuti, Lodi e Izco e quest’ultimo serve un gran bel pallone a Ledesma che solo davanti a Castellazzi non sbaglia. Il Catania non va oltre, mentre l’Inter ha l’occasione del poker con Chivu, Milito e anche Samuel, che mette altri venti minuti nelle gambe confermando di non aver perso smalto nel lungo stop per infortunio.

Finisce con gli abbracci che sanno di addio di Simeone ai suoi, e Leonardo che tiene i piedi saldi a terra mentre la Curva canta ‘chi non salta rossonero è”. Chissà che il brasiliano non accolga l’invito domenica, con una coppa da festeggiare.