I liguri chiudono la stagione con una vittoria

ROMA – Un gol spettacolare di Floro Flores e le magie di un irresistibile Palacio regalano l’ultima vittoria al Genoa del partente Ballardini contro un Cesena salvo e già sazio.


La partita è vissuta quasi più sugli spalti che sul campo, perché lo spettacolo è stato regalato anche dai 27.000 spettatori del Ferraris che durante la gara hanno inscenato una cerimonia funebre con tanto di finte bare per festeggiare la retrocessione della Sampdoria, intonando canzoni ad hoc che hanno fatto sorridere anche il presidente Preziosi in tribuna. Uno striscione apparso nella ripresa ha anche ricordato la vicenda del parroco arrestato per abuso su un minore e cessione di droga a Genova: “preti pedofili al rogo” hanno scritto alcuni tifosi nella Nord.


La gara è scivolata via senza troppi sussulti con il Grifone che in dieci minuti, tra il sesto e il 17esimo, ha chiuso l’incontro grazie alla coppia Palacio-Floro Flores con il primo ancora in versione assist man e il secondo in quella di goleador. L’italiano ha regalato una prodezza calciando da posizione impossibile una palla nell’angolo alto sul palo opposto per l’1-0. Il raddoppio sempre di Floro Flores su azione irrestitibile di Palacio con assist centrale. Il due a zero è stato suggellato dalle ottime parate del giovanissimo Perin, all’esordio in serie A e sempre molto attento in particolare su due tiri improvvisi dalla distanza di Caserta.
Il primo tempo si è chiuso 3-0 con Floro Flores che restituisce il favore a Palacio con una palla in area che l’argentino addomestica e dopo aver scartato anche il portiere mette in rete.


Nella ripresa ancora grande festa sugli spalti con cori dedicati ai giocatori e al tecnico Ballardini applaudito da tutto lo stadio, compreso il presidente rossoblù. Il Cesena ha reso meno pesante il passivo finale grazie ad un gol su rigore di Bogdani, che lo stesso giocatore bianconero si era procurato su un’uscita di Perin, e con Jimenez che ha fissato il risultato sul 3-2 con una bella azione in area battendo con un diagonale il giovane portiere del Grifone.


Alla fine saluti e applausi per tutti e in particolare per il direttore generale Fabrizio Preziosi, che lascia la carica per tornare a lavorare nell’azienda di famiglia. Corsa sotto la Gradinata Nord di Enrico Preziosi, soddisfatto per i 51 punti conquistati al termine di una stagione difficile.