L’Udinese approda nel paradiso Champions

UDINE – L’Udinese per la seconda volta nella sua storia accede ai preliminari di Champions. Il “pass” lo ha conquistato stasera pareggiando 0-0 contro un Milan tutt’altro che rinunciatario e che ha onorato al meglio il suo fresco scudetto. Sicuramente i bianconeri per il loro veemente finale avrebbero meritato il successo, ma va benone anche il pari che spinge in Paradiso la squadra di Guidolin, e al triplice fischio si è scatenata la festa negli spalti, in campo e in tutto il Friuli.


L’inizio del primo tempo vede l’Udinese più intraprendente dei rossoneri, anche se alcuni suoi elementi appaiono troppo tesi, contratti, quindi soggetti a qualche errore di troppo nei passaggi, anche in quelli più elementari, vedi Asamoah. Al 7’ Alexis Sanchez, al suo rientro ma non al top della condizione generale, sfiora il gol da posizione di ala destra dopo essere stato smarcato da Di Natale, con la conclusione che si perde alta.


L’Udinese insiste anche se cerca di non scoprirsi, Inler nel mezzo è abilissimo a calamitare palloni su palloni, è una specie di diga, mentre il Milan si difende bene con Thiago Silva in evidenza, mentre sulla sinistra il debuttante iberico Didac Vila evidenzia qualche ingenuità di troppo. Al 18’ l’Udinese sfiora il gol su una punizione da venticinque metri di Di Natale, assegnata per fallo di Boateng (ammonito per l’occasione) su Sanchez. La conclusione del capitano bianconero colpisce il palo esterno con Amelia tuffatosi in ritardo. Poi il Milan si organizza, migliora il rendimento di Boateng e Van Bommel e al 25’ si fa minaccioso con una splendida azione corale al volo, ma Handanovic è bravo a precedere in uscita alta Seedorf.


Al 32’ è Pato, con una conclusione radente dal limite, a impegnare Handanovic. L’occasione più ghiotta capita a Sanchez al 35’ dopo azione velocissima con cross finale da sinistra di Armero: il cileno si avventa di testa a quattro metri da Amelia, ma la deviazione è alta. Il Milan non ci sta, reagisce, manovra palla a terra, migliora anche il rendimento di Cassano che al 37’ cross a rientrare da destra per Pato, ma Domizzi capisce tutto e sventa la minaccia.


Nel secondo tempo la squadra di Allegri si presenta con Emanuelson al posto di Van Bommel. Il Milan appare più deciso, più preciso ma l’Udinese là dietro regge, con Zapata e Benatia in evidenza. Anche Pinzi lotta con ardore, mentre ad Armero sono affidate le ripartenze e in una di queste, all’11’, l’Udinese si fa pericolosa e sul cross del colombiano Di Natale cerca un tiro in semirovesciata, stoppato da Yepes.


Lo stesso Amero cinque minuti dopo ruba palla ad Abate e Thiago Silva salva la minaccia deviando in corner il cross del colombiano. Al 19’ l’Udinese, ancora con una rapida combinazione in velocità Inler-Di Natale, sfiora il gol: il diagonale del capitano dei bianconeri trova pronto alla deviazione Amelia. Poi ecco che al 22’ Sanchez diventa El Niño Maravilla, è protagonista di un notevole spunto sulla destra e sul suo tiro radente Amelia si supera deviando ancora. Al 26’, in uno scontro con Zapata, si infortuna Pato alla spalla sinistra ed entra Robinho. Ma 2’ dopo l’Udinese si procura un rigore, con Sanchez, devastante sulla destra e con Seedorf che entra in ritardo e lo stende. Ci pensa Amelia, che devia sul palo la massima punizione di Di Natale. Le emozioni non sono finite e al 32’ Inler, il migliore in campo, fa partire un bolide di sinistro da venticinque metri, Amelia è battuto ma la palla si stampa sul palo. Poi nel finale l’Udinese ha badato a tenere palla e non ha corso particolari pericoli. E così può iniziare la festa Champions.