I 3 anni di Unasur

BUENOS AIRES – La “Unión de Naciones Suramericanas” (Unasur) ha celebrato ieri il suo terzo anniversario come organismo di concertazione politica nella regione. Per celebrare la data i paesi membri – Venezuela, Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, Bolivia, Perù, Equador, Colombia, Cile, Guayana e Suriname (Messico e Panamá sono ‘osservatori’ – hanno inaugurato il Centro Studi Strategici di Difesa (Ceed) in Argentina, mentre in Equador si è previsto costruire la sede architettonica dell’organismo. Lo scorso 11 marzo è stata collocata la prima pietra della sede, dichiarata simbolo dell’unione sudamericana.

Unasur ha svolto un ruolo importante per l’integrazione e la pace nella regione, soprattutto in momenti di difficoltà politica e quando la democrazia era minacciata.
– Davanti alla crisi in Bolivia una risposta di Unasur; davanti alla crisi tra Colombia e Unasur, una risposta di Unasur; davanti al colpo di stato in Equador la posizione di Unasur, così anche in Honduras, dove ha tenuto una posizione di fermezza non solo davanti al golpe ma anche nella ricerca di un’uscita politica – ha dichiarato il deputato venezuelano al parlamento latinoamericano (Parlatino), Roy Daza.

E ancora, il ministro degli Esteri equadoriano, Ricardo Patiño:
– Dove ci siamo incontrati noi latinoamericani e sudamericani? En la Oea? Che ha la sua sede a Washington e dove i nostri temi e problemi normalmente non si trattano? Unasur tratta i nostri problemi, e li tratta con sovranità.

Unasur ha come obiettivo rendere il Sud America uno spazio di pace entro il 2022.
– Nel 2022 il Sud America sarà un altro, con vie interoceaniche, tra i fiumi, con comunicazioni satellitari, scambi energetici e, ovviamente, un Sud America continente di pace – ha dichiarato la segretaria generale di Unasur, María Emma Mejía.