Il trionfo di Guidolin il tecnico snobbato dalle grandi

UDINE – Un capolavoro firmato Francesco Guidolin: è lui infatti, il principale artefice del trionfo del calcio friulano che, a distanza di sei anni, si ritrova nell’Europa più nobile. E’ lui che, numeri a confronto, è il tecnico più vincente della storia bianconera nella massima categoria: in due campionati – la prima volta nel 1998-99 (non si è ancora compreso perché dopo quell’annata molto positiva conclusasi con il quinto posto in condominio con Roma e Juventus non venne riconfermato dai Pozzo, ndr), la seconda quest’anno – ha conquistato 1,66 punti a gara, una media superiore all’Udinese di Luciano Spalletti e a quella targata Alberto Zaccheroni.


Al ‘Guido’ va il merito di aver rigenerato mentalmente una squadra sazia, che si riteneva brava, che aveva poca voglia di soffrire anche se l’inizio della sua avventura bis sulla panchina dei friulani è stato tutto in salita, con quattro sconfitte in altrettante gare. Ma il tecnico di Castelfranco Veneto ha sempre creduto nella compagine affidatagli dai Pozzo.


In tempi non sospetti, quando l’Udinese era ultima, disse che potenzialmente era complesso da sessanta punti, bastava solamente trovare i giusti equilibri tecnici, tattici e mentali. Alla fine Guidolin, grande appassionato di ciclismo, ha vinto la sua battaglia e domenica sera per festeggiare si è messo a ballare sul palco ebbro di gioia con i suoi giocatori.


Piano piano il tecnico veneto, 56 anni, ha dato un volto ben definito alla sua “creatura”, ha avuto il grande merito di individuare la giusta collocazione per Sanchez che è letteralmente esploso, ha saputo anche modificare l’assetto tattico, il 4-3-3, provato per un mese e mezzo in precampionato, trasformandolo nel 3-5-2. Così l’Udinese ha espresso il calcio più bello e, nel periodo gennaio-marzo, si è rivelata macchina perfetta, travolgente. Il sapiente lavoro del tecnico è stato premiato.


Finalmente, con l’Udinese, ha conquistato l’accesso alla Champions dopo cinque tentativi e dopo altrettanto beffe, la più atroce è stata quella patita nel 1997-98 quando, a due turni dalla fine, la “sua” Udinese fu sconfitta in casa dal Perugia.


A 56 anni Guidolin esulta come un ragazzino e forse qualche grande rimpiange di averlo snobbato. L’Inter che gli preferì Mancini, oppure la Juventus che, nel 2004, lo aveva corteggiato, lo aveva illuso, per poi voltargli le spalle. Ma le soddisfazioni che il tecnico sta raccogliendo in terra friulana – “la mia terra” dice lui – lo ripagano alla grande. Il quarto posto conquistato con il pareggio contro il Milan vale lo scudetto e ora vuole concludere la brillante carriera proprio a Udine, dove si sente amato e apprezzato. E dove dice di essere in perfetta sintonia con la gente friulana. Insomma dove si sente a casa sua. L’avventura può cominciare.