Istat, a rischio povertà una famiglia su quattro

ROMA – Un italiano su 4 è a rischio povertà. A ‘’sperimentarla’’, come dice l’Istat nel suo rapporto annuale, o comunque ad averla toccata con mano, sono 15 milioni di persone, il 24,7% della popolazione. Una percentuale superiore alla media dell’Unione europea (23,1%) e che si confronta con il 20% della Germania e il 18,4% della Francia.


Le famiglie italiane devono fare i conti con situazioni di disagio e di vulnerabilità che sfiorano la ‘’deprivazione’’, situazioni cioè in cui non si riesce a far fronte a spese impreviste, si resta morosi nel pagamento delle rate del mutuo o delle bollette, o addirittura non si riesce a riscaldare adeguatamente la casa durante i mesi invernali.


Archiviata la crisi prettamente economica, che ha riportato il nostro Paese indietro di 10 anni (o addirittura 15 secondo Luca Corderdo di Montezemolo), è ormai dal punto di vista sociale che emergono infatti le conseguenze peggiori della recessione. La perdita dei posti di lavoro, il ricorso massiccio alla cassa integrazione, l’inflazione ed una crescita che nelle parole del presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, resta ‘’insoddisfacente’’, hanno inciso in questi ultimi anni significativamente sul potere d’acquisto delle famiglie, che per continuare a mantenere un livello adeguato di consumi hanno dovuto ricorrere al risparmio, tradizionale colonna portante non solo dei bilanci familiari, ma di tutto il sistema su cui si regge l’economia italiana.


Il risultato, denuncia l’Istat, è che il tasso di risparmio è sceso nel 2010 ‘’per la prima volta al di sotto di quello delle altre grandi economie dell’Uem’’, ai livelli più bassi dal 1990. Nonostante il reddito disponibile sia tornato a crescere (+1%) dopo la flessione del 3,1% del 2009, l’inflazione ha infatti ridotto il potere d’acquisto delle famiglie, che ha subito un contraccolpo dello 0,5%, dopo il -3,1% gia’ registrato nel 2009.


La dinamica dei consumi, più sostenuta rispetto a quella del reddito, ha dunque ulteriormente ridotto il risparmio, diminuito in valore assoluto del 12,1% nel 2010. A dover contrarre debiti o a dover fare ricorso alle proprie risorse patrimoniali è stato così il 16,2% dei nuclei familiari. L’Istat denuncia del resto situazioni di grave difficoltà: la percentuale di famiglie incapaci di far fronte a spese impreviste di 800 euro arriva al 33,3%, quella delle famiglie in arretrato nei pagamenti (mutuo, affitto, bollette o debiti diversi dal mutuo) all’11,1%; le famiglie che non possono permettersi di comprare una lavatrice o una televisione sono il 3,9%; mentre il 6,9% non può acquistare un pasto proteico almeno ogni due giorni. Infine quasi il 40% delle famiglie dichiara di non potersi permettere una settimana di ferie lontano da casa.