Chrysler restituisce tutti i prestiti

TORINO – La Chrysler restituisce al governo degli Stati Uniti e a quello del Canada, con sei anni di anticipo, tutti i prestiti, pari a 7,6 miliardi di dollari, concessi nel 2009 quando il gruppo era uscito dalla bancarotta controllata. La Fiat può così perfezionare l’acquisto di un’ulteriore partecipazione del 16% raggiungendo quota 46%. L’obiettivo del controllo della casa di Detroit è sempre più vicino e sarà raggiunto entro l’anno. A Piazza Affari i titoli del gruppo hanno un contraccolpo positivo: cresce del 2,6% Fiat e dell’1,54% Industrial, mentre Exor va su dell’1,43%.


– Il rimborso è una pietra miliare per la svolta di Chrysler e per le comunità e le famiglie americane che dipendono dall’industria automobilistica – plaude da Londra il presidente americano Barack Obama, fautore dell’alleanza con Sergio Marchionne.


– Abbiamo mantenuto la promessa di ripagare completamente i contribuenti statunitensi e canadesi – afferma soddisfatto l’amministratore delegato del Lingotto. E, in una appassionata lettera ‘’alle persone della Fiat’’, Marchionne spiega che l’operazione Chrysler ‘’è semplicemente un passaggio finanziario e tecnico’’, mentre si apre ‘’un nuovo capitolo dell’alleanza’’ tra le due società.


‘’Quello che conta adesso – afferma il manager italo canadese – è che possiamo imprimere un’accelerazione fondamentale al disegno di creare un costruttore di auto mondiale, determinato a posizionarsi tra i leader del settore. Il momento che stiamo vivendo non potrebbe essere più importante. Ci troviamo alla vigilia di una svolta unica’’.


Il rimborso del debito avviene in una cerimonia nello stabilimento di Sterling Heights, in collegamento via web con tutte le altre fabbriche Chrysler.