Zelaya rientra in Patria: fine dell’esilio a 2 anni dal ‘golpe’

TEGUCIGALPA – Quasi due anni dopo il golpe in Honduras, l’ex presidente Manuel Zelaya rientrerà in patria ponendo fine a un lungo esilio e a seguito di un accordo firmato domenica con il capo di stato attuale di Tegucigalpa, Porfirio Lobo, e della mediazione promossa dalla Colombia e dal Venezuela.


– Domani rientro in patria, e non lo farò per una settimana o per un’ora, come è stato detto, ma per il resto della mia vita – ha precisato Zelaya, mentre a Tegucigalpa il ‘Frente nacional de Resistencia Popular’, una coalizione di sinistra che sostiene l’ex presidente, ha assicurato che in vista del rientro è pronto a mobilitare circa mezzo milione di persone.


Zelaya, che si trova a Managua, rientrerà accompagnato da alcuni parlamentari latinoamericani, dal ministro degli Esteri venezuelano, Nicolas Maduro, e probabilmente dal presidente nicaraguense, il sandinista Daniel Ortega.


Nei prossimi giorni è d’altra parte previsto il rientro dell’Honduras nell’Organizzazione degli stati americani (Osa), organismo dal quale Tegucigalpa era stata espulsa nel luglio del 2009, proprio a seguito del golpe contro Zelaya.