Napolitano a Varsavia: «L’Ue sia piú generosa con la primavera araba»

VARSAVIA – All’Europa che ‘si è fatta cogliere di sorpresa e in ritardo” dalla ‘primavera araba’ Giorgio Napolitano dice che ”è il momento della lungimiranza, della generosità, del coraggio” e di essere all’altezza delle responsabilità che le spettano in un mondo globale”. Alla cena di lavoro dei capi di Stato dell’Europa centrale, orientale e balcanica a cui ha partecipato Barack Obama, che ha lanciato un appello analogo ricordando il ruolo di fattore di democratizzazione che l’Europa unita ha svolto nei confronti dei paesi dell’area ex sovietica.


– Nell’Europa dell’Est, -ha detto Obama -, abbiamo tratto grande ispirazione dallo sbocciare della democrazia e della crescita economica nella regione. Abbiamo fiducia che continuerà e noi vogliamo essere parte di questo processo di rafforzamento delle vostre democrazie e essere vostro partner. Napolitano ha ricordato che aiutare lo sviluppo economico e democratico dell’Africa rientra nei compiti dell’Europa comunitaria fin dalla dichiarazione Schumann del 1950, anche se la politica in questa direzione, l’ultima legata alla Unione del Mediterraneo, ha dato frutti ”molto poveri”. Adesso di fronte ai ”movimenti popolari che da 6 mesi a questa parte hanno scosso i regimi autoritari in Nord Africa e che sono stati motivati anche da un profondo malcontento per l’aggravarsi delle condizioni di vita di larghe masse in presenza di gravi fenomeni di corruzione e abuso del potere, se non vuole tagliarsi fuori dall’opportunità che si è aperta per una profonda trasformazione in Africa, nel Medio Oriente, nel Mediterraneo, l’Europa deve superare ogni negativa tendenza dei singoli Stati nazionali a ripiegare su sé stessi, a chiudersi nei propri problemi interni”.


Napolitano ha citato il recente discorso di Obama che parla appunto di cogliere in Nord Africa ”un momento di opportunità”, facendone proprio lo spirito, parlando con toni e accenti che hanno confermato il feeling con il presidente americano nato due anni e mezzo fa alla Casa Bianca e rafforzato l’anno scorso negli incontri a Roma e all’Aquila per il G8, durante i quali Obama definì il presidente italiano un prestigioso leader di lunga esperienza amato dal suo popolo. A Obama non sono sfuggite le numerose prese di posizione di Napolitano in cui ha ribadito l’essenzialità del rapporto transatlantico e allo stesso tempo ha chiamato l’Europa ad assumersi le responsibilità proprie di attore globale, anche rispetto alle scelte, e alle spese, per la difesa e la sicurezza in Europa e nel mondo, e per fronteggiare le nuove sfide.


La visita di Napolitano è stata rattristata dalle prime notizie sull’incidente in Libano in cui sono rimasti feriti alcui militari del contingente Unifil. Napolitano ha espresso ”sgomento e preoccupazione”. Se fosse confermato che si tratta di un attacco terroristico, ha detto, ciò significherebbe che non c’è più il clima pacifico in cui si è svolta finora questa missione ONU in cui l’Italia è impegnata in prima linea e con moltissimi uomini.