Berlusconi: «Qualunque sia l’esito delle elezioni, niente crisi»

NAPOLI – Esclude ”categoricamente” una crisi di governo qualunque sia l’esito del voto amministrativo, e fa intendere che non vuole mollare almeno fino a quando non saranno varate le riforme, a cominciare da quella sulla giustizia che, come ha denunciato a livello internazionale investendo direttamente il G8 di Deauville, avrebbe prodotto nel nostro paese una sorta di ‘dittatura delle toghe’: dà fondo a tutte le sue energie Silvio Berlusconi e vola in serata a Napoli, accolto in piazza da applausi ma anche da diversi fischi, per provare a vincere la partita elettorale per blindare la maggioranza ma anche se stesso a Palazzo Chigi. Ma avverte, se il centrodestra non ce la farà a Milano e Napoli non cambia niente per l’esecutivo, si andrà avanti comunque.


Per dare la spinta decisiva al suo candidato Gianni Lettieri non si è risparmiato. A Napoli si è sottoposto prima ad una raffica di interviste alle emittenti locali in attesa di recarsi a piazza del Plebiscito per assistere al concerto di Gigi D’Alessio (con il quale ha cantato anche o ‘surdato ‘nnammurato’) a sostegno di Lettieri. Appena giunto in città, ha subito voluto inviare il suo messaggio politico ossia che non intende lasciare né arrendersi a chi vuole farlo fuori ”per sentenza” , e ha esorcizzato una eventuale crisi che per l’opposizione invece sarebbe inevitabile in caso di sconfitta elettorale: Una crisi?


– Lo escludo nel modo piú categorico. Pochi giorni fa per l’ennesima volta abbiamo ottenuto la fiducia alla Camera con una maggioranza che dopo la diaspora di Fini e Casini è numericamente inferiore ma politicamente più coesa – ha rilanciato il premier -. Il governo – ha rimarcato – nei prossimi due anni realizzerà le riforme, quella del fisco, la giustizia e la riforma dell’architettura dello Stato.


Il Cavaliere ha riproposto il suo cavallo di battaglia partenopeo ossia lo stop alle ruspe, assicurando che sta ”per essere varato il provvedimento per fermare gli abbattimenti fino alla fine dell’anno”. Ha ribadito che i napoletani non pagheranno la tassa sui rifiuti finchè ci sarà in città un solo sacchetto della spazzatura per strada. Ha quindi sdrammatizzato tensioni e polemiche con la Lega sui ministeri, facendo presente che quanto accade è solo frutto del clima elettorale e che quindi passata questa parentesi tutto rientrerà, anche le intemperanze del Carroccio. E così pure ha contestato l’idea di una Italia povera e che arranca secondo l’immagine che ne ha dato anche Confindustria.


– La crisi non è finita – ha detto – , ma l’Italia si è lasciata alle spalle il picco più alto meglio degli altri Paesi. Chi dice che l’Italia è impoverita finge di non vedere. I dati del lavoro sommerso sfuggono alle statistiche.


Credo che Lettieri ce la farà, è convinto il premier che poi ha aggiunto:


– Se non farà quello che ha promesso, fra un anno veniamo qui e lo prendiamo calci.


Infine, prima di lasciare Napoli, una promessa: Il Milan non acquisterà il beniamino dei tifosi partenopei, il calciatore Hamsik. E finalmente è arrivato l’unico convinto boato di approvazione.