Ballottaggi: Moratti e Pisapia giocano le ultime carte

MILANO – Sfida finale a suon di celebrità a Milano fra Giuliano Pisapia e Letizia Moratti che giocano le ultime carte per convincere gli indecisi. Lui organizza un concertone stile Primo Maggio presentato da Claudio Bisio, che riempie piazza Duomo nonostante la pioggia. Lei, come ultima mossa, annuncia buona parte della giunta, con dentro parte del governo (anche se nessun ministro). E gioca la carta Gabriele Albertini, l’ex sindaco, futuro consigliere speciale con un ruolo che potrebbe riguardare l’Expo.


– Sarebbe opportuno che anche Pisapia indicasse la squadra – ha detto annunciando che se vincera’ le elezioni, il vicesindaco sarà un leghista (il viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli) e della giunta faranno parte anche il sottosegretario all’Economia Luigi Casero (al Bilancio); il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (alla Casa) e Paolo Del Debbio (alla Cultura). Il candidato del centrosinistra, però, non ha risposto se non per assicurare che i suoi assessori saranno ”persone di cui i milanesi potranno fidarsi”, la metà donne.


Nemmeno oggi i due si sono incontrati.


– Non ho alcuna fiducia nell’attuale sindaco e non intendo cadere in un altro tranello – ha detto Pisapia in Rai spiegando perchè ha rifiutato un nuovo faccia a faccia dopo quello in cui Moratti lo ha accusato di aver rubato un’auto senza dire che era stato assolto. L’intervista dell’avvocato è stata registrata alle 9,30, quella del sindaco uscente mezz’ora dopo. Pisapia non ha risposto alla sua lettera riservata di scuse, annunciando che lo farà privatamente. Invece su Twitter, l’avvocato ha messo il nome degli artisti in scaletta stasera: Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, Giuliano Palma e i comici Gioele Dix, Paolo Rossi, Debora Villa, Lella Costa e Antonio Cornacchione. A cui si aggiungeranno due sorprese. Sul palco, sono saliti anche Gad Lerner e Paola Greppi, nipote di Antonio il primo sindaco di Milano dopo la guerra. Giusto per dire che anche ”il nonno se fosse vivo sarebbe qui”. Sulla cattedrale è apparso anche un arcobaleno, mentre il centrodestra – dopo il concerto di ieri finito fra le polemiche per il forfait di Gigi D’Alessio – ha organizzato tre feste in periferia con i Dik Dik, Little Tony e Fausto Leali. Niente visita a Milano per Umberto Bossi. In mattinata è arrivato il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli per dire che tocca ferro in vista del ballottaggio.


– Comincio a toccare ferro e anche un po’ le palle – ha spiegato -, perchè una disgrazia del genere sarebbe proprio pesante per Milano.


Mentre dal palco di piazza Duomo, Pisapia ha fatto il suo discorso finale per dire ”ci credo. E’ arrivato il tempo. E’ arrivato il nostro tempo”. ”Potremmo dire concerti pieni, urne vuote. Me lo auguro” ha commentato il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni.