F1 – GP Monaco, Wettel in pole, paura per Pérez

MONTECARLO – Cinque pole su sei gare. Anche a Montecarlo, Sebastian Vettel si conferma l’uomo da battere. La sua Red Bull, in ombra nelle prove libere, ha piazzato il miglior tempo sui 3.340 metri del circuito cittadino del Principato, mettendosi alle spalle la McLaren di Button e il compagno di squadra Webber. Alonso, sempre in testa nelle prove libere, si è dovuto accontentare della seconda fila, frenato nel momento cruciale della qualifica dal brutto incidente di Sergio Perez, che ha tenuto l’intero paddock con il fiato sospeso.


La Sauber di Sergio Perez, pilota della Ferrari Academy al debutto in questa stagione, esce dal tunnel di Montecarlo ai 290 chilometri orari. La monoposto salta sul piccolo dosso che stamattina ha fatto sbattere Rosberg, si scontra contro il guard rail sulla destra e fila via come un proiettile contro le barriere che dividono la via di fuga dalla pista. Lo schianto, violentissimo, ammutolisce il pubblico sugli spalti e tiene con il fiato sospeso l’intero paddock per alcuni interminabili minuti. Una scena già vista, proprio in questa curva, che fa tornare alla ribalta il tema della sicurezza sulle stradine del Principato di Monaco. La memoria, infatti, torna indietro al 12 maggio 1994, prime libere del Gp di 17 anni fa, quando l’austriaco Karl Wendlinger si schiantò contro le stesse protezioni. Sempre al volante di una Sauber, sempre all’uscita del tunnel. Anche allora il pilota perse conoscenza, e rimase per un mese in coma farmacologico. A Perez è andata meglio: l’ultimo bollettino medico, diffuso dopo il ricovero e i controlli all’ospedale Princesse Grace, parla di commozione celebrale e una contusione alla coscia, ma nessuna frattura. Resterà in osservazione per tutta la notte, anche se le sue condizioni sono definite “incoraggianti”, tanto che il messicano aveva chiesto di poter partecipare alla gara, ma domani comunque non sarà al via.


Bandiera rossa e qualifiche interrotte quando mancavano ormai 2 minuti e 26 secondi alla fine dei giochi. Quando è ripreso il conto alla rovescia della terza sessione delle qualifiche, e le auto sono rientrate in pista, le possibilità di cambiare la classifica erano davvero poche. C’é riuscito soltanto Hamilton, che con la sua McLaren è passato dall’ottavo al settimo posto. Tutti gli altri, invece, sono rimasti dov’erano, compreso Alonso, che non ha potuto attuare la strategia prevista per la qualifica.


– Dovevamo fare due serie da due giri cronometrati ciascuna – spiega lo spagnolo – senza rifornimento, e quindi non siamo riusciti a tirare fuori il meglio dalle gomme.


La Q3, per lo spagnolo, si è così rivelata “irreale”.


– Prendete ad esempio Hamilton – dice – è stato il più veloce nelle prime due sessioni, meritava la pole e invece ha concluso la giornata al settimo posto.


E’ stato invece più fortunato Vettel, sceso a 1’13″556 prima dell’incidente.


– La pole? E’ più importante sapere che Perez non ha nulla di grave – è stato il commento a caldo del pilota tedesco, sempre più leader del Mondiale.


– Sebastian ha fatto davvero un supertempo – commenta Alonso – il suo è stato un grandissimo giro. Sappiamo tutti cosa vuol dire partire davanti a tutti a Montecarlo, dove i sorpassi non sono facili, speriamo comunque di arrivare davanti a lui e di non perdere altri punti.


Impresa difficile, tanto più che davanti ci sono anche Button e Webber.


– Per domani non c’é molto da fare – aggiunge il pilota spagnolo della Rossa -. Per la Ferrari questa è una delle piste migliori, la macchina risponde bene e ha un buon passo. Abbiamo cercato di fare il massimo, ma loro (la Red Bull, ndr) sono meglio di noi.


Massa, sesto, prova invece a vedere il bicchiere mezzo pieno.


– Sono contento di essere riuscito a migliorare la macchina dalle prove alla qualifica – dice al termine delle qualifiche -. La vettura ora è più precisa – aggiunge – e non ha più quel fastidioso sottosterzo che mi ha fatto prendere qualche rischio di troppo nelle libere.


Il brasiliano avrà davanti a sé quella vecchia volpe di Schumacher, che questa volta è riuscito a fare meglio del compagno di squadra Rosberg. Il tedesco figlio d’arte è ottavo dopo che i suoi meccanici sono riusciti a riparare a tempo di record la Mercedes danneggiata in modo serio nell’incidente alla curva dieci di questa mattina. Detto della sfortuna di Hamilton, settimo, completa il quadro delle prime file Maldonado, a suo agio con la Williams sulle stradine del Principato.