Giro, Contador si prepara al bagno di folla

SESTRIERE – ”Non sono mai stato come adesso. La crono? E’ da sempre un punto a mio favore”. Per Alberto Contador un’altra giornata tranquilla, e adesso si prepara al trionfo di domani.


– Non sono stato tranquillo nemmeno oggi – prova a dire -, anche oggi è stata una tappa molto dura, ho dovuto lavorare molto perchè la fuga davanti era grossa. Mentre nel finale mi sono limitato a controllare i distacchi di Scarponi e Nibali.


Eddy Merckx lo incorona e non da oggi:


– E’ il più forte – dice l’ex ‘Cannibale’.


– E’ un onore detto da lui – replica lo spagnolo.


Adesso rimane solo una tappa, quella a cronometro. Tappa anche questa tormentata; la partenza è stata spostata abbreviando il percorso per motivi di ordine pubblico dovuti al ballottaggio elettorale.


– Nibali non sarà contento che la crono è stata accorciata di 5 km. Sarà una grande emozione. Cosa faro io? Cercherò di sfruttare la tappa modo migliore, ma non voglio prendere rischi.


Il suo team manager Bjarne Riis già lo incorona.


– Si sapeva che andava forte, per me non è una sorpresa. Ha fatto un gran Giro. Per noi quest’anno gli obiettivi sono il Giro e il Tour.


Se vincesse entrambi e magari anche la Vuelta sarebbe fantastico.


– Ora siamo al Giro, il resto è ancora lungo. Contador ha dimostrato di essere il più forte. Abbiamo pensato che sarebbe stato bello vincere anche oggi, ma Kiryienka aveva troppo vantaggio davanti, e dietro non c’era bagarre. L’invito al Tour? E’ ingiusto parlarne adesso, però da regolamento in Francia può correre, è libero di farlo-


– Ieri le ho prese, oggi le ho date… – dice un po’ beffardo Michele Scarponi a proposito del suo duello con Vincenzo Nibali per il secondo posto -. La cronometro di domani? Era meglio una passerella…


– Se domani il percorso fosse stato più lungo per me era meglio – ammette Nibali – Alberto è stato bravissimo, mentre io e Scarponi ce le siamo suonate di santa ragione.


Ha rischiato anche di cadere.


– Hanno improvvisamente rallentato davanti a me, stavo bevendo, non sono caduto e non so neanche io come ho fatto, ho rotto il freno davanti e non me ne sono accorto subito. Attaccare in discesa? No, sapevo c’era da fare il Sestriere e che c’era una salita ‘ignorante’ che da solo era troppo dura, meglio in compagnia. Dopo tante salite questa tappa faceva veramente male alle gambe.


Dopo l’emozione di ieri di Tiralongo oggi c’è stata quella di Vasili Kiryienka, che ha dedicato commosso la vittoria a Xavier Tondo.


– Volevamo ricordare il nostro compagno di squadra, se Xavier fosse stato qui avrebbe vinto anche lui in questo modo.


Sul traguardo era così emozionato che si è messo gli occhiali scuri per nascondere le lacrime.


– Ho coperto gli occhi per non far vedere, ero triste. Questa è una vittoria per ricordare lui. E’ come se avessi corso insieme a Xavier, questo era anche il suo modo di correre. Abbiamo fatto bene come squadra a non lasciare il Giro, l’abbiamo fatto per provare a vivere un giorno come questo per ricordarlo.


Il bielorusso, campione del mondo a punti nel 2008, da piccolo ha vissuto la tragedia di Chernobyl. ‘


– I miei genitori sono morti, ma le loro malattie non sono state causate da quella tragedia