«Magistrati delegittimati davanti al G8», Melchiorre conferma le dimissioni

ROMA- «Non è francamente accettabile che si giunga alle volgarità dei giorni passati e che si tenti la delegittimazione di quella che comunque è una funzione costituzionale innanzi a una delle autorità più importanti della Terra». Così Daniela Melchiorre conferma e motiva la decisione di dimettersi da sottosegretario allo Sviluppo economico.


Melchiorre precisa in una lettera pubblicata sul sito dei Liberaldemocratici rinuncia dunque all’incarico «di cui, per la verità, non avevo ancora inteso prendere effettivo possesso».


La sottosegretaria dimissionaria denuncia come «il livello di accettabilità è definitivamente superato anche per chi aveva ritenuto per un attimo di poter superare, in un momento di emergenza, le fratture politiche del passato. Dopo le incredibili esternazioni del presidente del Consiglio contro i magistrati all’incredulo presidente Obama in occasione del summit del G8 di giovedì – come si trattasse di un tema degno dell’agenda internazionale e a quel livello – non ho potuto far altro che constatare che non vi è, almeno per me, uno spazio per proseguire, o meglio avviare, un contributo effettivo all’attività governativa. Qui la cosiddetta difesa fuori dal processo ha voluto raggiungere, al di là di ogni misura, l’apice mondiale». Ma «si è superata la misura».


Le reazioni nel Pdl alle dimissioni della Melchiorre sono dure. Per Isabella Bertolini la deputata Libdem dovrebbe dimettersi dal Parlamento.


– Cambiare idea è sempre possibile, anzi a volte anche auspicabile, ma farlo ogni due giorni, passando a seconda dei momenti in maggioranza o all’opposizione, diventa a dir poco indecoroso – sottolinea Bertolini ricordando le ‘giravolte’ della Melchiorre negli ultimi anni. Nel 2006 era sottosegretario con Romano Prodi, poi nel 2008 viene eletta con il Pdl ma poco dopo passa all’opposizione, quindi approda nel Terzo Polo per poi tornare nella maggioranza. Fino alle dimissioni di ieri.


– Quali che siano le motivazioni dell’ultimo cambio di idea della Melchiorre – incalza Bertolini – valgono meno di una cicca.


Sarcastico il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto:
– La Melchiorre ha lasciato l’incarico. Mi ero sempre chiesto come mai avesse accettato le Attività produttive e ho sempre pensato che ci fosse stata un po’ di confusione e che fosse stato dimenticato un ‘ri’ nel decreto. Mancherà al Paese tutto il suo enorme bagaglio culturale, il suo alto profilo morale, il suo eccelso senso delle istituzioni. L’Italia perde un pilastro che sarebbe stato fondamentale per rilanciare l’economia e rendere più credibili le istituzioni.


Dall’opposizione Felice Belisario dell’Idv vede nell’episodio la conferma che «la maggioranza raccogliticcia non ha alcuna valenza politica, le dimissioni del sottosegretario Melchiorre aggravano la crisi di un governo già sfiduciato dai cittadini con le Amministrative: è un castello di sabbia che sta crollando sotto l’isteria giudiziaria di Berlusconi, sempre più solo nel suo Vietnam personale».