Karzai alla Nato: Stop a raid su civili

KABUL – Il presidente afghano Hamid Karzai ha intimato alla Nato, questa volta con toni forti, di evitare raid aerei che possano provocare vittime civili, sottolineando come la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) rischi altrimenti di iniziare a essere considerata dalla popolazione come una ‘’forza di occupazione’’.
– E’ il mio ultimo avvertimento alle forze Nato. Non verranno più tollerati attacchi contro le case degli afghani – ha detto -. Gli afghani soffrono per il terrorismo e per la guerra al terrorismo. Se la Nato non smetterà di effettuare raid aerei contro le case degli afghani, la sua presenza verrà considerata come forza di occupazione, contraria alla volontà del popolo afghano.


Le parole di Karzai arrivano dopo il raid della Nato di sabato sulla provincia dell’Helmand, quando velivoli alleati hanno bombardato obiettivi civili procando 14 morti, 12 bambini.
La Nato, dal canto suo, risponde che prende “molto sul serio le preoccupazioni del presidente Karzai, come le notizie sulle perdite civili, che facciamo ogni sforzo per evitare”. Lo ha detto la portavoce della Nato, Oana Lungescu, parlando con i cronisti su quanto è accaduto nella zona di Helmand.
– Ogni vita è preziosa, e ci rammarichiamo per la perdita di ogni vita- ha detto, aggiungendo che l’Isaf (la missione Nato in Afghanistan) sta conducendo un’inchiesta insieme alle autorità afghane su quanto è accaduto.


Longescu ha detto che per il Paese “questo è un momento cruciale: le forze afghane si stanno preparando ad assumere la responsabilità della sicurezza in 7 province, che coprono il 25% della popolazione. La transizione comincerà a luglio e siamo fiduciosi che sarà completata entro la fine del 2014”.
In Libia, intanto, il portavoce del governo Mussa Ibrahim ha affermato che nei raid Nato dal 19 marzo al 26 maggio sono morti 718 civili ed altri 4067 sono rimasti feriti.