Berlusconi: “Ora riforma del fisco, Tremonti propone, non decide”

ROMA – “Se volete sapere il mio stato d’animo, sono assolutamente sereno”. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti al Quirinale nel corso del ricevimento per il 2 giugno.
A proposito delle amministrative il Cavaliere ammette solo che “abbiamo mancato nella comunicazione” ma da oggi in poi “comunicheremo ogni settimana” le realizzazioni dell’esecutivo. Il premier si lamenta nuovamente della “tenaglia” informativa negativa nei confronti del governo e della maggioranza: “La tv, la stampa, la radio: nessuno è stato a nostro favore e Mediaset si è tenuta lontanissima dalla politica”.
Berlusconi riferisce quanto gli avrebbe detto il presidente Usa Barack Obama durante il vertice di Deauville, dopo il faccia a faccia delle polemiche: “Non ti faranno cadere ma sono sicuro che, se dovessero farlo, cadrai in piedi”.


Commentando poi, con uno degli ospiti del ricevimento ai Giardini del Quirinale, il dato uscito dalle urne, Berlusconi osserva: “Abbiamo preso un gol, ma siamo sempre 4 a 1, perché abbiamo vinto le politiche, le regionali, le europee, le precedenti amministrative. E abbiamo ancora davanti a noi due anni di gioco…”.
Parlando ieri mattina da Bucarest, Berlusconi aveva ironizzato sull’esito delle amministrative: “Ho fatto una riunione, volevo fissare la data del mio funerale, ma nei prossimi giorni ho troppi impegni, quindi rimanderemo”. Poi l’annuncio: “Radicheremo molto di più sul territorio il partito”.

La Riforma del Fisco


Il premier dunque guarda avanti e indica gli obiettivi dei prossimi due anni di legislatura. “In cima all’agenda del governo c’è la riforma del fisco”, ha detto. Poi spiega: “Abbiamo la maggioranza per fare la riforma del fisco e quella dell’architettura istituzionale”. Quanto all’insieme delle misure relative al fisco, sia dal punto di vista della riforma generale che al fine di arrivare ad una riduzione dell’imposizione per i contribuenti, a chi gli obietta una possibile ‘freddezza’ del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il premier replica secco: “Non è Tremonti che decide, Tremonti propone…”.


Il Cavaliere ricorda le drastiche misure adottate da Paesi come Germania, Gran Bretagna e Francia. Inoltre cita quanto appreso nel recente vertice bilaterale in Romania: “Hanno licenziato il 15% dei dipendenti pubblici, tagliato il 25% degli stipendi pubblici, aumentato l’iva al 25% mentre hanno aumentato l’età pensionabile e ridotto quella cassa integrazione che noi invece abbiamo esteso”. Quindi “ridurre le imposte sarebbe facile se cominciassimo a fare quello che fanno negli altri Paesi” e che invece il premier non vuole prendere in considerazione.


Il premier esclude poi l’ipotesi di una ‘scesa in campo’ di uno dei suoi figli nell’arena politica. Se “uno di loro pensa di fare politica, il figlio che lo pensa lo diseredo”, ha detto.

La maggioranza


Nessun timore per la verifica parlamentare sul governo. “Non c’è nessuna preoccupazione, zero virgola zero”. Quanto al rapporto con il leader della Lega Umberto Bossi, “tutto bene – ha detto – ci siamo sentiti anche oggi a colazione”.


La Lega fa sponda. Il governo va avanti? “Sì, per ora va avanti. Tranquillo non lo so, però va avanti”, ha detto ai giornalisti il senatur Bossi, lasciando Montecitorio. Alla domanda se si riesce ad andare avanti con Berlusconi, il Senatur risponde con una pernacchia.
Quanto al risultato della lega alle amministrative, ha detto Bossi, “non sono preoccupato”. “C’è già successo di andare giù – ha spiegato – ma poi siamo risaliti”. “Ad esser vecchi c’è un vantaggio – ha detto scherzando – si è già vissute le cose”. Risorse per la riforma del fisco dal ministro Tremonti? ‘’Dipende da cosa si intende per riforma del fisco…’’, ha risposto Bossi.


Quanto alla possibilità che Angelino Alfano assuma la carica di coordinatore unico del partito, “vediamo, abbiamo il comitato di presidenza presto”, si era limitato a dire il premier.