2 Giugno, Napolitano: «L’unità della Repubblica resta un punto essenziale»

ROMA – «L’ancoraggio al principio di unità e indivisibilità della Repubblica» resta un «punto di riferimento essenziale». Lo afferma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio ai Prefetti italiani.
«Nella ricorrenza della Festa della Repubblica desidero esprimere – scrive il Capo dello Stato – vivo apprezzamento per le numerose iniziative promosse sul territorio, con l’attivo contributo delle amministrazioni locali e di altre istituzioni, per celebrare il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia».


«E’ motivo di viva soddisfazione il fatto che tali celebrazioni siano caratterizzate da una straordinaria e calorosa partecipazione di cittadini, a conferma – sottolinea Napolitano – dell’esistenza di un forte e diffuso sentimento di unità nazionale, prezioso per suscitare quel nuovo grande impegno collettivo di cui il Paese ha bisogno nell’attuale difficile situazione economica».


«Di qui – afferma il Capo dello Stato – può muovere con rinnovato slancio anche il vostro impegno di Prefetti della Repubblica nel garantire la massima coesione tra le istituzioni chiamate ad operare nel comune interesse dello sviluppo economico, sociale e civile in ogni provincia. E’ una garanzia che voi siete in grado di assicurare, nel pieno rispetto, secondo Costituzione, delle direttive di governo, delle autonomie regionali e locali, e delle leggi dello Stato, grazie all’esperienza di cui siete portatori»,


Questo 2 giugno coincide con i 150 anni dell’Unità d’Italia. E, per l’occasione, sono stati invitati capi di Stato, capi di Governo e Teste incoronate. E tutti hanno accettato. Chi non ha potuto assistere è comunque rappresentato da ministri o diplomatici. Come, ad esempio, gli Stati Uniti, che ha inviato il vice presidente Joe Biden che è stato ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale, rilanciando con efficacia l’asse con Washington. Il numero due dell’amministrazione Obama sceglie una battuta – ‘’se rinasco vorrei essere italiano’’ – per testimoniare la grande vicinanza del potente alleato americano. Grande equilibrio politico da parte di Joe Biden che ha citato la ‘’leadership Berlusconi-Napolitano’’ per mettere in evidenza come l’Italia ‘’sia diventata un partner di straordinaria importanza’’.


– Lo è stata anche nel passato ma oggi sono qui a celebrare il presente – aggiunge Biden incontrando, accanto del capo dello Stato, i giornalisti nella sala degli Specchi del Quirinale. Quirinale che ieri ha visto sfilare molte altre diplomazie – dalla presidente argentina Cristina Kircnher a Ban Ki-Moon al vicepresidente cinese Xi – giunte a Roma per il 2 Giugno. Si tratta di una girandola di incontri – che vede schierati anche il premier Silvio Berlusconi ed il ministro degli Esteri, Franco Frattini – che nei tre giorni di celebrazioni vedrà Roma divenire un crocevia della politica estera mondiale. E un’occasione importante per fare un ‘giro di tavolo’ tra i principali protagonisti della scena internazionale sui dossier più stringenti: dalla Libia alla Primavera Araba, dalla Siria al processo di pace, passando per la crisi ed il rilancio del consolidamento delle relazioni con l’Asia. Con i riflettori puntati oggi a Villa Pamphili dove il premier Silvio Berlusconi – dopo la Parata e prima del ricevimento ufficiale al Quirinale – avrà un trilaterale d’eccellenza: quello che lo vedrà seduto ad un tavolo a ‘tre’, con il presidente russo, Dmitri Medvedev ed il vicepresidente Usa. Dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon – che oggi ha incontrato Napolitano, Berlusconi e Frattini – al vice presidente della Cina designato alla successione di Hu, Xi Jinping, le agende ai più alti livelli istituzionali sono un ‘Sudoku’ di appuntamenti. E di temi da affrontare.


Se la Libia farà da leit motive a molti dei colloqui e dei bilaterali a corollario dei festeggiamenti del 2 giugno, grande spazio prenderà la ‘Primavera araba’, anche con gli sviluppi della situazione egiziana. E, ancora, il processo di pace in occasione degli incontri che Berlusconi e Frattini avranno con il presidente dell’Anp, Abu Mazen. Di grande rilievo saranno i colloqui con Xi. Sul fronte economico – con la prevista firma di 14 accordi – ma anche su quello politico. L’appuntamento con il vicepresidente cinese è per domani e l’obiettivo é quello di rafforzare e consolidare il dialogo politico Roma-Pechino. Un incontro che potrebbe essere anche un momento di riflessione sulla crisi e l’economia globale, con un partner come il ‘Dragone’, che venerdì a Milano incontrerà – tra gli appuntamenti in programma – anche il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.
In una Roma blindata sfrecciano le circa 80 delegazioni estere – con Teste Coronate, tanti Capi di stato e di Governo, ministri e rappresentanti diplomatici – per una tre giorni che sarà anche l’occasione per alcuni per un po’ di svago. Come nel caso di Biden che, arrivato in Italia con la moglie (‘’sono stato intelligente, ne ho scelta una di origine italiana’’ scherza con Napolitano) potrebbe ritagliarsi anche un po’ di spazio per lo shopping ed una visita turistica. Ma anche qualche ora nel Cilento dopo la tappa che ha in programma a Napoli dove sabato à atteso al comando Nato.