Strage di civili in Sudan, Siria e Yemen

ROMA – Circa 100 civili sono stati uccisi dal 21 maggio a Abyei, la città del Sudan disputata fra i miliziani del nord e del sud. Il capo amministratore della città, Deng Arop Kuol, sottolineando che si tratta solo di un conto preliminare.

In Siria, intanto, almeno 15 civili sono stati uccisi ieri a Rastan, vicino Homs, durante le operazioni militari decise da Damasco alla vigilia di nuove manifestazioni anti-regime. Secondo i diversi bilanci degli attivisti, i civili uccisi da domenica scorsa nella zona di Homs sono fra i 60 e i 90. Le forze di sicurezza hanno ucciso martedì scorso 9 civili – fra cui una bambina di 11 anni – nella ad Hirak, teatro di proteste anti-regime. Lo ha reso noto l’attivista per i diritti umani Ammar Qurabi, che dirige l’Organizzazione siriana per i diritti umani.

Le vittime, fra cui tre medici e un dentista, sono state uccise durante irruzioni in abitazioni a Hrak, dove ieri settimana il regime ha dispiegato carri armati. Nello Yemen, almeno 15 persone sono morte nei combattimenti notturni tra esercito e forze tribali nella capitale Sanaa. Fra le vittime anche una bambina di 7 anni. Sale così a 62 il bilancio delle vittime a Sanaa negli ultimi 2 giorni.